La prossima frontiera dell’hi-tech, mobile e casalingo, sono gli schermi in grado di leggere i comandi gestuali, senza che l’utente tocchi il display: touchless , ovvero in assenza di contatto, così funzioneranno i futuri navigatori satellitari delle auto, i televisori di nuova generazione, i tablet e gli smartphone. Tutto starà in uno schiocco di dita, nel muovere la mano a sinistra o a destra, nel mimare ciò che sino a oggi si faceva con un telecomando o – appunto con uno schermo sensibile al tocco. A sviluppare il progetto di display touchless c’è anche una start-up italiana chiamata Snapback , che vuole aumentare le funzionalità dei sensori di cui già dispongono i dispositivi in commercio: microfoni, telecamere, fotocamere, fotocellule di prossimità, bussola e accelerometro, se resi pioù sensibili e ricodificati, possono leggere segnali cui far corrispondere un comando preciso. L’idea, apparentemente semplice, richiede un complesso sviluppo tecnologico e un sistema che organizzi tutti i movimenti e gli stimoli ricevuti dal prodotto (una vera e propria libreria software) . I comandi touchless, oltre a permettere di usare cellulari, tablet e tv anche a distanza e mentre le mani sono occupate, consetirebbero un notevole risparmio della batteria dei dispositivi (pari al 30% per gli smartphone), che lavorerebbero con lo schermo in stand by. I primi esperimenti di tecnologia touchless sono già in commercio , con funzionalità piuttosto limitate (si pensi a Kinect di Microsoft per la console Xbox), ma il mercato di settore è in forte espansione ed entro il 2020 , quando il sistema verrà applicato ai prodotti distribuiti in massa, arriverà a valere 20 miliardi di dollari. E con i nuovi dispositivi indossabili si apriranno sinergie completamente nuove.
Il futuro è touchless, il tablet funziona a gesti

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