Il Guardian ha iniziato a pubblicare un nuovo settimanale di carta, The Long Good Read , un esperimento editoriale di cui si sta parlando molto. È realizzato in collaborazione con The Newspaper Club (un’azienda che si occupa di piccoli giornali autoprodotti), è creato in buona parte automaticamente grazie ad alcuni algoritmi, con un coinvolgimento quasi pari a zero di redattori: è formato da 24 pagine e per il momento ha una tiratura limitatissima ed è distribuito il lunedì mattina solo al GuardianCoffee, il bar di Londra gestito dal Guardian . Un algoritmo passa in rassegna gli a rticoli più lunghi pubblicati dal Guardian nei precedenti sette giorni : la selezione finita arriva poi a un editor (unica persona coinvolta nel processo di produzione del settimanale) che decide quali articoli inserire e quali escludere. Nell’ultima fase del processo, le scelte dell’editor, in formato di link, sono inserite nel software di The Newspaper Club, che impagina il giornale da solo. Jemima Kiss, capo della parte tecnologica del Guardian, ha detto che The Long Good Read è un modo innovativo e originale di d are nuova visibilità ai buoni articoli già pubblicati: “ È solo un modo di riusare quei contenuti in una maniera inventiva e non dare eccessivo peso al fatto che è un giornale”.
Il Guardian ripropone gli articoli più letti

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