Cala il sipario sul Sundance Festival 2014, che ha visto trionfare Wiplash , film girato dal 28enne Damien Chazelle che racconta la storia di un appassionato batterista jazz e che con il medesimo soggetto aveva raccolto il premio per il miglior cortometraggio nell’edizione dello scorso anno. Dodici mesi fa, Chazelle aveva stupito gli astanti con un piccolo lavoro fatto a regola d’arte . Il Sundance Institute e Jason Reitman decisero di produrre la versione estesa del copione, permettendo così la realizzazione di quello che oggi è Whiplash , miglior film della rassegna (votato da pubblico e giuria) che a poche ore dalla proiezione è stato acquistato da Sony per 3 milioni di dollari, garantendosi una distribuzione internazionale (prevista per l’estate). “Volevo fare un film su quanto sia difficile emergere, riuscire a farcela e avere successo – ha detto il regista, a sua volta batterista – . Volevo fare un film su qualcuno che magari all’inizio non è un grande musicista, ma che attraverso il suo sangue e sudore almeno si eleva a un certo livello” . Un’opera sulla formazione artistica che potrebbe aprire a Chazelle le porte del cinema che conta.
Il jazz di Whiplash conquista il Sundance

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