197lines è un sito ideato in Italia per raccontare con regolarità una notizia di ogni paese del mondo. L’idea è nata dalla passione per i viaggi e dalla fiducia nella microeconomia.
Ogni giorno, in tutti i Paesi del mondo, ci sono avvenimenti degni di nota. Quelli più famosi sono coperti dalle agenzie di stampa con una certa regolarità… ma tutti gli altri? Devono aspettare la grande disgrazia per farsi raccontare? Ha cominciato a chiederselo qualche anno fa Gaia Grandini, milanese esperta di comunicazione con la passione per le lingue straniere, i viaggi e il problem solving. Il fatto di non sapere nulla di alcune parti del mondo per lei era un “problema” da risolvere. Così, dopo le domande Grandini ha cominciato a fare ricerche, a unire le fonti, a trovarne di sue (per lo più studenti universitari e lavoratori sul posto) e ha creato il sito 197lines.com, che raccoglie una notizia da ogni Paese del pianeta, anche il più sperduto: complessivamente 197, appunto, e così si spiega anche il nome, con cui si vuole immaginare di dare almeno una riga (line, ndr.) su ognuno. E magari fare anche del bene.
Telepress.news le ha chiesto come è nata l’idea.
Risponde Grandini. “In effetti per me era un problema che fosse così difficile farsi un’idea di un Paese senza spendere ore su internet, e un problema ancora più grande che per certi Paesi fosse rarissima un’immagine serena. L’idea di questo luogo dove poter leggere qualcosa su tutti i Paesi mi è venuta nel 2007, quando stavo lavorando a un progetto di arte pubblica in Qatar, ma non è stato semplice definirne i contorni. Ad esempio, capire quanti sono i ‘Paesi del mondo’ non è immediato: alla fine ho scelto 197 perché è il numero dei Paesi riconosciuti dall’ONU, ma le statistiche di Google mostrano che siamo stati letti da oltre 200… La scelta del nome poi ha dovuto dribblare equivoci linguistici e rispettare un certo numero di convenzioni internazionali. Passaggio finale, 3 mesi di simulazione quotidiana per capire se effettivamente sarebbe stato possibile e sensato fare 197lines.com. Oggi sono sicura di aver preso la decisione giusta: 197lines.com resta, per quanto io ne sappia, l’unico luogo della rete dove trovare informazioni puntualmente aggiornate su tutti i Paesi del mondo, nello stesso numero. Che siano spunti per ulteriori letture o curiosità per fare quattro chiacchiere a cena, le line sono sempre accurate e selezionate con l’obiettivo di mostrare un Paese per ciò che è. O di far sorgere la domanda ‘Ma dov’è Nauru?’”.
Qual è stata la molla che ha fatto partire questo lavoro?
“La molla definitiva è stata la chiusura imposta dal Covid: l’impossibilità di viaggiare da una parte, la concentrazione mediatica su questo unico tema dall’altra mi hanno fatto sentire l’urgenza di restituire visibilità a tanti Paesi di cui non si parlava proprio più, nemmeno in quanto meta turistica o teatro di guerra”.
Con quanta frequenza vengono aggiornate le notizie relative ai diversi Stati?
Ogni 10 giorni si pubblica una line su ciascuno, 3 al mese; a fine luglio arriveremo a 87 su ciascuno, 17.139 in totale in poco più di due anni. Facendo una ricerca per Paese e scorrendo le nostre lines ci si può fare un’idea della cultura e della quotidianità, ma anche delle dinamiche internazionali più rilevanti. Questo vale tanto per le Isole Marshall quanto per gli Stati Uniti, per prendere due Paesi agli antipodi della rilevanza mediatica, e non è affatto scontato. Uno dei prossimi obiettivi è aumentare a una line a settimana.
Come è stata creata la rete di corrispondenti?
E’ salito a bordo chi ha creduto in questo viaggio. Poi man mano abbiamo coinvolto tante persone incontrate negli anni, magari anche solo per verificare se effettivamente ciò che pensiamo di scrivere è importante per quel luogo in quel momento. Altri ci hanno scritto dopo aver letto una line sulla propria attività o settore: sono per noi contatti preziosi perché ci danno spunti verticali e possiamo indagare lo stesso tema in altri Paesi. In questi mesi stiamo facendo un passo ulteriore ed ampliando la rete attraverso internship a distanza per giovani lavoratori o universitari. Un primo passo verso un obiettivo molto ambizioso”.
Parliamo di ambizioni allora.
“Ho in mente diversi scenari, uno di quelli su cui sto lavorando di più è rendere 197lines.com un sito su cui sperimentare la tecnologia dei micro payments, una frontiera delle transazioni su cui stanno lavorando diverse banche. Porterà il lettore ‘Luca Rossi’ a trasferire pochi centesimi direttamente allo studente ‘John Bahur’ che ha caricato la line. Ovunque nel mondo, quindi, il contributor riceverà per il suo lavoro un compenso proporzionale all’interesse suscitato, e nella maggior parte dei casi sarà in valuta pregiata. Uno scenario positivo in modo dirompente, perfettamente in linea con l’anima di 197lines.com
Che effetto le fa raccontare il mondo dall’Italia?
C’è molto rigore nello scegliere una line che ‘parli’ di un determinato Paese al di là dell’immaginario occidentale. Ci tengo molto a mantenere una neutralità e anche per questo non siamo tutti italiani nemmeno nel team di Milano. Una cosa che abbiamo notato è il peso della presenza degli italiani all’estero: li abbiamo ritrovati nei luoghi più remoti, dal Bhutan all’Iraq, impegnati su progetti di grandi infrastrutture, in piccole imprese o in cariche prestigiose. E poi raccontare il mondo dall’Italia mi fa effetto viaggio: la sera, al posto del film, ho le mie due ore di ‘mondialità’.
di Daniela Faggion