Internet alle strette, internauti allerta. Questo il monito lanciato dal disegno di legge sulla sicurezza e il mondo digitale , presentato oggi in Parlamento dal senatore Raffaele Lauro (in quota Pdl). Chi istiga a commettere atti contro la vita e l’incolumità delle persone, o ne fa apologia, secondo il testo in fase di discussione sarà punito con un periodo di reclusione compreso tra 3 e 12 anni. Se il fatto è commesso avvalendosi di comunicazione telefonica o telematica (dunque, internet e i suoi spazi d’espressione come blog e social network), la pena è aumentata. Il giro di vite sul mondo digitale è perciò cominciato. Anche se più che un tentativo di regolamentare la rete, garantendo degli standard minimi di sicurezza e rispetto delle diversità, la proposta legislativa sembra voler sfruttare l’aggressione a Silvio Berlusconi (e relative polemiche) per promulgare un piano di controllo su un mezzo (il web) finora sfuggito ai canonici meccanismi atti a creare e consolidare il consenso. “ L’aggressione a Berlusconi ha evidenziato la necessità di intervenire sul fenomeno diffuso, caratterizzato da esortazioni alla violenza e all’aggressione mediante discorsi, scritti e interventi che, in virtù delle moderne tecnologie informatiche, riescono ad acquisire una rilevanza mediatica significativa ” ha spiegato Lauro.
Il Pdl presenta il Ddl su internet e sicurezza

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