Se lo sono inventati Massimo Pamio e Pina Verdoliva a partire dagli epistolari di guerra e dalle lettere per Giovanni Paolo II
Si trova a Torrevecchia Teatina, in provincia di Chieti, il primo e al momento unico Museo della Lettera d’Amore, nato da una coppia che a quanto pare di sentimento sa qualcosa: Pina Verdoliva e Massimo Pamio, uniti da trent’anni. Come racconta il sito di Repubblica.it, i due si conobbero per caso su un treno e affidarono i loro primi scambi amorosi proprio a un carteggio, quando ancora carta, penna e francobolli non erano stati surclassati da chat e smartphone.
Dopo essersi dedicati insieme a tanti diversi interessi culturali, nel 2000 inventarono il primo premio per la Lettera d’Amore: diecimila quasi quelle raccolte in questi venticinque anni di attività. La voglia di conservarle e di non disperdere tutti quei pensieri ha fatto nascere l’idea del museo, nato nel 2012. La struttura conserva interi epistolari e molte più lettere di quelle giunte per il solo concorso: venticinquemila in tutto.
Molti gli scritti tra fidanzati al tempo di guerra, ma una delle sale del Museo, all’interno del Palazzo del marchese Federico Valignani, conserva inoltre gli scritti portati dai fedeli al feretro di Papa Giovanni Paolo II. Gli organizzatori lanciano un appello affinché da tutto il mondo continuino ad arrivare scambi epistolari da conservare a imperitura memoria.
di Daniela Faggion