“Questo non è un gioco. Non è un reality “, scandisce Flavio Briatore presentando la seconda stagione di The Apprentice . Si tratterebbe, invece, proprio di un reality, quello in cui il boss premia un aspirante manager con un contratto. Ma in questo caso il confine tra reality show e realtà vera si sposta un gradino più in là in direzione di quest’ultima: un’opportunità reale in un momento complicato. Un’esperienza anche dura, e l’occasione che può cambiare la vita. Il vincitore della scorsa edizione, Francesco Menegazzo, ha lavorato per un anno con Briatore, e i risultati sono stati buoni. Continuerà a occuparsi dell’appena ultimato Billionaire resort di Malindi. È ancora Briatore il boss del programma, aiutato da un board formato dalla collaboratrice storica Patrizia Spinelli e da Simone Avogadro. “La rete non ha minimamente interferito” , ha detto Briatore. “Abbiamo deciso tutto noi, magari sacrificando qualche bello con gli occhi azzurri per mandare avanti qualche bravo” . Il programma partirà il 17 gennaio su Sky 1, e andrà avanti per 10 venerd ì. A quanto pare, dopo X Factor e Masterc hef l’obiettivo è, appunto, rendere sempre più reale il reality. “Abbiamo stretto accordi con varie aziende, da Groupon alla Juventus, a Igino Straffi, il creatore delle Winx. Per scegliere i 14 concorrenti, 7 uomini e 7 donne, fra oltre cinquemila candidati abbiamo dovuto servirci di una vera società di recruiting ”, ha spiegato Gabriele Immirzi, che cura la produzione per la Freemantle media. “Quest’anno abbiamo fatto un programma migliore. La qualità media dei candidati è superiore a quella dell’anno scorso” , ha aggiunto Briatore.
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