Dopo lo scandalo intercettazioni che ha coinvolto il colosso News Corporation , in Gran Bretagna c’è chi pensa a una nuova legge che ridefinisca il potere e le norme per il mondo dell’informazione, limitandone le capacità intrusive e richiedendo una più ferrea applicazione della deontologia di base. I risultati di un sondaggio promosso dall’opposizione lascia poco scampo al governo conservatore di David Cameron : un’ampia maggioranza dei cittadini vorrebbe che il Parlamento approvasse un nuovo regolamento per la stampa, ma il premier, anch’egli toccato dallo scandalo e molto vicino a Rupert Murdoch e News Corp., dice di avere “ forti dubbi e preoccupazioni” a riguardo. Cameron teme che una nuova legge sull’informazione, come quella proposta dalla Commissione Leveson che sta indagando sui misfatti dei tabloid The Sun e News of the World , dia il la a un regime di controllo sulla stampa. “Non sono convinto in questo momento che per realizzare gli obbiettivi del rapporto Leveson sia necessaria una legge” ha concluso Cameron, che vorrebbe invece non meglio specificate “opzioni alternative” . Leveson però chiede una presa di posizione netta al Parlamento e invoca , per cominciare, rapporti meno ambigui tra stampa e politica. Intanto, si allungano ombre anche sulla condotta di Daily Mail e Daily Mirror . L’annus horribilis dei giornali britannici non è ancora finito.
Il Regno Unito tra nuove regole e stampa libera
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