Si era dato per spacciato il Chronicle , storico quotidiano della città di San Francisco, che invece ha presentato ieri un piano di risanamento che potrebbe garantirne la sopravvivenza. Il prezzo da pagare per salvare la testata è salato: almeno 150 licenziamenti e il taglio di qualsiasi benefit o premio promesso in precedenza . Il California Media Workers Guild, sindacato di riferimento del Chronicle, ha accettato la proposta fatta da Hearst Corp., editore del giornale. “ Questo accordo è cruciale per garantire la sopravvivenza del Chronicle – ha detto Frank Vega, uno degli editori – Apprezzo la volontà dei nostri dipendenti di lavorare con noi per prendere le difficili decisione necessarie in questi tempi difficili ” Nel 2008, il San Francisco Chronicle ha perso più di 50 milioni di dollari , e le previsioni per il 2009 non sono positive. Le perdite sono cominciate nel 2001 e la situazione della testata, fondata 144 anni fa, è ormai drammatica. Nel nuovo accordo editoriale è previsto il licenziamento indiscriminato, in caso di necessità, senza nessun riguardo per il grado di anzianità Previsti anche la riduzione delle ferie da 4 a 3 settimane l’anno e l’aumento delle ore lavorative da 37,5 a 40 la settimana (i salari rimarranno gli stessi). Inoltre, i costi assicurativi per le cure mediche e le contribuzioni pensionistiche aumenteranno. La sopravvivenza di un quotidiano così importante per la stampa locale e nazionale statunitense non può che essere una buona notizia per il disastrato mondo editoriale. Certo è che le condizioni di lavoro si faranno sempre più difficili e precarie, e fare informazione di qualità sarà ancor più complicato.
Il San Francisco Chronicle potrebbe salvarsi

Guarda anche: