Il sindacato nazionale dei giornalisti francesi (Snj-Cgt) ha espresso “stupore” per la nomina di alcuni giornalisti come consiglieri del governo e denunciato “una confusione dei ruoli diventata ormai pratica corrente”. Tutti sono d’accordo sul fatto che “chiunque sia libero di cambiare mestiere” e di “abbandonare la carta stampata”, ma questa situazione poco chiara è “un brutto colpo per la professione”. Catherine Pégard del “Point”, Georges-Marc Benamou del “Nice Matin”, la giornalista del “Figaro” Myriam Lévy sono stati nominati consiglieri della stampa all’Eliseo, ha ricordato il sindacato spiegando cosa abbia scatenato la reazione. “La linea mediatico-politica che si sta andando a definire è insopportabile e mette in dubbio la professionalità di una professione che è già in bilico”, ha aggiunto il Snj-Cgt, lanciando anche una frecciata alla situazione di casa nostra nel definire questo processo una “berlusconizzazione del mercato”.
Il sindacato dei giornalisti francesi lamenta una situazione poco chiara

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