Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Rai, sostenendo che i programmi di Lucia Annunziata e Fabio Fazio non hanno violato il principio di pluralismo . In mezz’ora e Che tempo che fa erano finiti nell’occhio del ciclone per un esposto del capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta. L’ex ministro aveva denunciato all’Agcom le presunte scorrettezze delle due trasmissioni e di Ballarò , colpevoli a suo dire di sfavorire il centro-destra e di denigrare la figura di Silvio Berlusconi per tutto il periodo compreso tra settembre 2012 e maggio 2013. Il Garante per le comunicazioni aveva vagliato le sessanta puntate in questione, assolvendo Floirs & Co. e invitando Rai 3 a “riequilibrare, garantendo una maggiore presenza di esponenti del Pdl, In mezz’ora e Che tempo che fa ” . Provvedimenti stralciati dal Tar, secondo cui Agcom ha applicato un calcolo quantitativo e statistico sulle presenze degli esponenti di centro-destra nei due programmi, ma “ la libertà d’informare include anche quella di stabilire, secondo esperienza e a proprio rischio professionale, a quali informazioni politico-sociali l’opinione pubblica sia maggiormente interessata in un determinato momento, scegliendo per conseguenza quale prodotto informativo offrire, secondo il format impiegato” . Le scelte di Rai 3, dunque, sono state legittime e rispettose del principio di pluralismo dovuto dal servizio pubblico.
Il Tar silenzia Brunetta su Fazio e Annunziata

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