Marie Curie e il rapporto con l’Italia è il focus del docufilm che è stato presentato nel mese di gennaio nell’Aula Magna del Dipartimento di Chimica dell’Università di Pisa dal titolo, “Il viaggio di Marie Curie in Italia”.
Fu la prima donna a ricevere il Premio Nobel, non uno ma ben due. Il primo per la Fisica nel 1903 insieme al marito Pierre Curie che morì in un tragico incidente stradale poco dopo; e il secondo nel 1911 per la Chimica, grazie alla scoperta del radio e del polonio.
Le Accademie italiane in particolare modo Bologna, subito dopo il Nobel, la corteggiano, le conferiscono ruoli importanti nelle comunità scientifiche, la invitano, ma solo nel 1918 Madame Curie accetterà l’invito dell’università di Pisa e visiterà l’Italia con uno scopo preciso.
Infatti verso la fine della prima guerra mondiale in Francia il radio usato anche negli ospedali da campo iniziava a scarseggiare. La necessità di approfondire gli studi sul radio fu la vera ragione del viaggio della studiosa. Madame Curie decise di visitare le fonti termali italiane dove questo elemento era ben presente e in un futuro trasferibile in poco tempo in Francia. In quegli anni in Italia si stavano già sviluppando ricerche preliminari sulle sostanze radioattive presenti in natura, il problema era isolarle e il loro utilizzo pratico. Scopo della missione era confermare le scoperte fatte dagli scienziati italiani, trovare nuove fonti di questi elementi e individuare i modi per estrali e utilizzarli. Con questi chiari obbiettivi Marie Curie il 30 luglio 1918 alle 03.30 del mattino arriva da Parigi a Pisa.
Il tragitto che la scienziata polacca percorre durante la su permanenza nella penisola fu di 3000 km, diviso in tappe, che i diversi professori universitari le avevano preparato, arrivando anche in località tutt’ora difficili da raggiungere. Il documentario ripercorre passo passo i luoghi visitati e le attività svolte per ciascuna tappa, le persone che le si sono affiancate, che l’hanno guidata e coinvolta. Dal docufilm, che ha un carattere estremamente divulgativo e informativo e che si concentra prevalentemente sugli aspetti scientifici del viaggio in Italia, emergono talvolta anche alcuni aspetti caratterizzanti della personalità della scienziata. La sua totale dedizione alla scienza e quindi allo scopo della ricerca, per esempio, si scontra con il temperamento italiano che vuole farle conoscere anche le bellezze dei territorio che visita. Madame Curie stoica spesso declina le interruzioni alla tabella di marcia anche se qualche volta non riuscirà a imporsi e ad esempio visiterà la magnifica Grotta azzurra, oppure accetterà non senza resistenze la breve gita in motoscafo da fucina a Venezia e visiterà le bellezze della laguna.
Il cortometraggio ha una durata di 25 minuti ed è visibile a questo link https://www.youtube.com/watch?v=eM0ddfJQATI ed è stato realizzato è stato realizzato grazie ad un’iniziativa congiunta tra: l’Accademia Polacca delle Scienze di Roma, l’Istuituto di Chimica Organica di Varsavia dell’Accademia Polacca delle Scienze, Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa e Museo biografico di Maria Skłodowska-Curie a Varsavia.
di Sara Giudice