Il cervello delle persone anziane è molto più plastico di quanto si pensava ed è possibile allenarlo e migliorarne le prestazioni, a cominciare da quelle che classicamente calano con l’età, come l’abilità nel gestire più cose insieme e la capacità di controllo cognitivo. Lo sostiene una ricerca appena pubblicata sulla rivista Nature che suggerisce l’allenamento con un videogioco come strategia ottimale per il potenziamento delle prestazioni cerebrali. Certo, non è un videogioco qualunque, ma un software appositamente concepito per rimediare ai danni del tempo . NeuroRacer, un gioco di guida, è stato testato dagli autori dello studio su un gruppo di adulti tra i 20 e i 79 anni. L’abilità nel multitasking richiesta dal gioco, come previsto, tendeva a calare con l’aumentare dell’età. Il vero esperimento è stato però svolto su un gruppo di persone tra i 60 e gli 85 anni , ai quali è stato assegnato in modo casuale un compito tra questi: completare una versione integrale di NeuroRacer, giocare a una versione semplificata che prevede di svolgere una sola azione alla volta. L’allenamento consisteva nel giocare un’ora al giorno per tre volte alla settimana, per un periodo di quattro settimane. I risultati hanno mostrato che i partecipanti del gruppo che aveva fatto pratica con la versione multitasking de gioco risultavano molto più bravi a gestire più compiti contemporaneamente rispetto a coloro che erano stati assegnati agli altri due gruppi. Ma questi attempati giocatori avevano prestazioni migliori anche dei ventenni non allenati.
Il videogioco allena la mente

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