Sicurezza, riservatezza, efficienza infrastrutturale, potenziale economico: internet, in tutte le sue sfaccettature, sarà oggetto dell’indagine di una commissione indipendente capitanata dal ministro degli Esteri svedese, Carl Bildt , che nei prossimi due anni studierà come sviluppare e definire i meccanismi del web del futuro. Il progetto è stato annunciato al World economic forum di Davos , in corso in queste ore alla presenza di tutte le più importanti figure della geo-politica e dell’economia mondiale. Il terremoto Datatgate ha scosso governi, istituzioni pubbliche e singoli cittadini, lasciando intravedere tutto il lato oscuro della rete, grande strumento per la diffusione della conoscenza ma anche di controllo generalizzato. Per evitare il ripetersi di un governo ombra che regoli la rete secondo interessi particolari , come successo per anni con la Nationaol security agency americana, e per evitare almeno i più gravi episodi di censura, garantendo al tempo stesso privacy e livelli di sorveglianza tollerabili, la commissione indagherà sulle debolezze del web, proponendo soluzioni condivise. Il gruppo sarà composto da venticinque membri (politici, accademici, ex ufficiali dei servizi segreti) di diverse nazionalità. “ La rapida evoluzione della rete è stata possibile grazie al modello aperto e flessibile attraverso il quale si è sviluppata . Ma sempre più spesso questo modello è messo in discussione – ha detto Bildt -. La libertà della rete, la sua sicurezza e la sua sorveglianza sono dibattute come mai prima d’ora. La libertà del web è per la nostra società fondamentale quanto la libertà d’informazione e di espressione” .
Il web di domani è sotto inchiesta

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