I marchi della rete si fanno pubblicità sul piccolo schermo. Marketing crossmediale inverso, per rinsaldare la popolarità Le aziende del web, su internet, trovano pochi spazi aperti pubblicitari utili. Così i brand della rete emigrano verso lidi offline, in cui possono recitare da variabili impazzite in un contesto statico: la televisione è la loro terra di conquista. Un medium tradizionale per consolidare l’immagine dei marchi digitali. Caso di studio esemplare è la Gran Bretagna, avanguardia europea nel settore. Gli investimenti delle web company per spot sul tubo catodico sono cresciuti fino a 170 milioni di sterline nell’ultimo quinquennio (+172%). I dati forniti da Nielsen Media Research dicono inoltre che nel 2009 il 5,5% della spesa pubblicitaria tv d’Oltremanica è stato appannaggio delle compagnie online , che hanno popolato 20 canali con 289 loghi differenti. L’era dell’autarchia e dell’autoreferenzialità della rete, almeno a livello promozionale, è giunta al termine.
Il web? E’ on air in tv

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