Ci vorrà del tempo prima di comprenderne gli effetti, ma internet sta per intraprendere uno dei cambiamenti più significativi della sua storia. Ce ne accorgeremo quando vedremo indirizzi web terminare con caratteri a noi sconosciuti. Dal 12 gennaio, infatti, la Internet Corporation for Assigned Names and Numbers ( Icann ), l’organizzazione non profit nata con il compito di assicurare la sicurezza, lo sviluppo e la stabilità di internet, inizierà ad accettare le richieste per una nuova classe potenzialmente infinita di nomi di dominio di primo livello . Potranno nascere, dunque, suffissi di ogni tipo a patto che si sia disposti a pagare 145mila euro e si riesca a superare la fitta rete di controlli ideata da Icann per scongiurare il rischio di frodi. Il ceo di Icann, Rod Beckstrom, ha dichiarato: ” Internet, come sappiamo, è stato sviluppato inizialmente negli Stati Uniti. Era americano al 100%, ora sta diventando 100% globale . Il nuovo piano facilita questa transizione, che è un bene per il mondo e per l’umanità. Icann è un’ organizzazione internazionale “, ha ricordato il ceo. ” Ha sede in America ma rappresenta interessi globali. C’è una tensione con chi vorrebbe che fosse un organismo statunitense, ma non lo è “.
Il web nell’era dei domini aperti

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