L’Università della Calabria ha rinnovato completamente le proprie infrastrutture energetiche creando un campus studentesco tra i più ecosostenibili d’Europa. Un esempio virtuoso di transizione ecologica tutto italiano.
Oltre 200 ettari di superficie; 30 mila studenti iscritti, un migliaio dei quali stranieri; 96 edifici illuminati da 33 mila lampade a led collegate da remoto; 900 tonnellate l’anno di emissioni di anidride carbonica in meno e un risparmio di oltre mezzo milione di euro in costi energetici. Sono i numeri registrati dal campus più grande d’Italia e tra i più green d’Europa: l’Unical o Università della Calabria.
Alla base di questi grandi numeri, la scelta dell’ateneo di intraprendere una transizione energetica, tra il 2014 e il 2020, che ha portato a un rinnovo completo delle infrastrutture energetiche. “Una grande sfida per una delle Regioni più povere d’Europa.” – ha commentato il Rettore dell’Università Nicola Leone che, non potendo fare affidamento sulle risorse della Calabria, ha partecipato ai bandi della Commissione Europea ottenendo finanziamenti importanti. La transizione energetica è costata all’Università 18 milioni di Euro, il 75 per cento dei quali fornito dalla politica di coesione europea.
La combinazione tra energia solare, fotovoltaica e geotermica ha permesso di raggiungere in questi anni risultati importanti. I 96 edifici a forma di cubo sono illuminati da un sistema intelligente di 33 mila lampade a led controllabili da remoto e che è in grado di ridurre drasticamente le emissioni di CO2. Sono stati installati pannelli termici e fotovoltaici che sfruttano quindi il calore della terra con la geotermia e l’energia solare. Nelle aule le luci si accendono e si spengono a seconda della necessità, grazie ai sensori di presenza, per evitare inutili sprechi di energia. Il ponte centrale che collega gli edifici, lungo quasi due chilometri, è percorribile soltanto a piedi o in bicicletta.
Un esempio virtuoso e di avanguardia per l’Italia ma anche per l’Europa con tantissimi vantaggi economici e ambientali. Grazie alle scelte green, l’Università della Calabria risparmia all’anno oltre mezzo milione di Euro in costi energetici. Non solo; come spiega Vittorio Ferraro, Energy Manager del Campus “il fotovoltaico installato su tutto il ponte ha permesso di ridurre di circa 900 tonnellate l’anno le emissioni di anidride carbonica. L’impianto a led ha consentito una riduzione di circa 800 tonnellate l’anno delle emissioni di anidride carbonica, mentre le pompe di calore geotermiche le riducono di circa 90 tonnellate l’anno”.
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di Antonietta Vitagliano