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11 Aprile 2012 | Attualità

In carcere per un tweet

In Kuwait basta un tweet per finire in galera. Non qualche mese, ma sette anni . Una corte del paese arabo ha emesso recentemente una sentenza nei confronti di Mohammed al-Mulaifi, uno scrittore sunnita . Oltre ai sette anni di prigione Mohammed dovrà pagare una multa di 18mila dollari per aver insultato con un tweet la religione sciita e aver così danneggiato l’immagine del governo al potere.   Anche la cronaca in Tunisia degli ultimi quattro giorni racconta eventi simili. Nel paese che ha acceso la scintilla di tutte le primavere arabe due ragazzi (Ghazi Ben Mohamed Beji e Jaber Ben Abdallah Majri) sono stati condannati a sette anni di prigione.   Nel loro saggio pubblicato online volevano mostrare al popolo della rete “ l volto cattivo dell’Islam ”: si trattava di uno scritto satirico in cui veniva derisa la vita sessuale del Profeta Maometto.“ Questa vicenda fa capire come ci sia bisogno di abrogare le leggi repressive che risalgono all’epoca di Ben Ali ”, si legge sul sito di Human Rights Watch.

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