L’Osservatorio sul Rfid della School of Management del Politecnico di Milano ha evidenziato un valore di mercato nel settore della applicazioni Rfid di 110 milioni di euro ottenuto grazie agli 850 progetti, di cui quasi 450 esecutivi. Rispetto ai 75 milioni fatturati nel 2005 si è trattato di una crescita del 47%, importante ma al di sotto delle aspettative in quanto con oltre il 70% dei progetti non supera i 50mila euro di spesa. L’analisi ha posto l’accento sulle barriere all’adozione delle applicazioni Rfid, definendole “falsi miti” che ne impediscono la diffusione. Un esempio è l’opinione comune che queste tecnologie non siano in grado di generare reale valore per il business. Sul banco degli imputati anche la presunta inaffidabilità e l’indisponibilità delle frequenze Uhf, problema che, lo studio tiene a precisare, è stato in realtà risolto dal 25 maggio 2007, dopo 6 mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue della direttiva che sancisce gli estremi per l’impiego delle frequenze Uhf. L’analisi ha individuato una concentrazione del 70% delle applicazioni in cinque ambiti: operations (25%), identificazione e autenticazione persone (15%), logistica di magazzino (12%), asset management (11%) e ticketing dei pagamenti (9%).
In crescita ma ancora modesto il valore del mercato delle applicazioni Rfid

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