Riemergendo dalla bufera che ha travolto il suo sistema bancario proprio all’inizio della crisi finanziaria globale, l’ Islanda sarà il primo Paese al mondo a dotarsi di una Costituzione nata in modo collaborativo , plasmata attraverso una consultazione che ha coinvolto i 300mila abitanti dell’isola mediante i social media. Non è quindi una sorpresa che la bozza della Carta fondamentale del Paese, discussa ed elaborata via Facebook e Twitter, sia stata approvata domenica con una maggioranza dei due terzi dei votanti. Adesso manca solo il sigillo finale del Parlamento di Reykjavik. Sulla una bozza, presentata al Parlamento nel luglio 2011, è stata aperta una consultazione durata più di un anno attraverso i social media per raccogliere le opinioni dirette degli islandesi sul testo. Domenica scorsa ai cittadini sono state sottoposte con un referendum sei domande, la prima delle quali era proprio relativa all’ uso della bozza come base da utilizzarla da parte del Parlamento per la definizione della nuova Costituzione.
In Islanda la Costituzione è 2.0

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