Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

28 Ottobre 2023 | Attualità, Economia

In Italia la pausa pranzo è sempre più costosa

Circa 15 euro per un pasto tipo al bar. Quattro lavoratori su 10 si preparano da mangiare a casa e risparmiano più del 70%

Sarà la crisi, sarà il post-Covid, sarà il gas, sarà la guerra. Fatto sta che i prezzi alimentari lievitano più di una ciambella in forno ma i valori dei buoni pasto restano fermi, quindi pranzare fuori costa sempre di più e i lavoratori cercano di farlo sempre di meno. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nel 2023 i prezzi dei piatti serviti presso punti ristoro, bar e mense in Italia sono più alti dell’11,09% rispetto al 2019.

Partendo dal 2001 si registrano aumenti che vanno dal 94% per il caffè al 316% per una apparentemente innocua pizzetta rossa, passando per il +283% delle bottigliette d’acqua… tutto a favore delle borracce di alluminio. Un pasto tipo, composto da un piatto di pasta, dessert, acqua e caffè, consumato in una tavola calda/self-service, può arrivare a costare fino a 14,89 euro al giorno, per un totale di 297,80 euro al mese.

Non è dunque solo una moda se quasi il 40% di coloro che sono fuori casa per lavoro da mattina a sera si porta il pranzo da casa. E il risparmio non è indifferente: lo stesso piatto di pasta + dessert + acqua + caffè viene a costare poco meno di 4 euro, cioè il 74% in meno. Sui social impazzano le soluzioni degli influencer e, per chi proprio non riesce a portarsi il cibo porzionato da casa, i supermercati hanno esteso la loro offerta di piatti monoporzione: pasta, carne, verdure cotte, affettati, insalate con condimenti e posatine.

Anche di questi alimenti sono aumentati i prezzi (in media del +10% dal 2019, dal +4% della frutta tagliata al +19% dell’insalata di cous cous). Restano comunque opzioni convenienti, per giunta spesso acquistabili coi buoni pasto (che, dicevamo, di rado sono stati adeguati agli aumenti). Il mercato è comunque riuscito a far pagare anche la scelta del pranzo “al sacco”, proprio a partire dal sacco: sono infatti aumentati fino al 22% i prezzi delle borse porta pranzo e (fino al 12%) quelli delle posate.

di Daniela Faggion

Sempre più italiani si portano il pranzo da casa - ph. Clker-Free-Vector-Images

Guarda anche:

Viaggi organizzati - TungArt7

Gli italiani tornano ai viaggi organizzati

Secondo Assoviaggi-Cst il giro d'affari delle agenzie ha conosciuto una crescita dell'8.9%. La paura non frena le partenze Dopo la clausura del Covid gli Italiani non ne vogliono più sapere di stare...

Al lavoro con il pet: in Università Bicocca, e non solo

Sempre più istituzioni e aziende in Italia ed Europa consentono ai dipendenti di portare l’animale da compagnia in ufficio. Anche se da una recente ricerca, la pratica è approvata e regolata solo in...

Progetto K2-70, il CAI promuove la prima missione glaciologica sul K2

Un team italo pakistano studierà per la prima volta neve e ghiaccio del Karakorum per comprendere gli impatti dei cambiamenti climatici sulla regione asiatica e preparare una futura missione Ice...