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4 Dicembre 2007 | Innovazione

In lizza per il wimax italiano Telecom e Wind, fanno un passo indietro Vodafone e H3g

Telecom e Wind hanno manifestato il loro interesse per la gara indetta dal ministero delle Comunicazioni per le licenze per i servizi con tecnologia wimax . Non saranno invece della partita Vodafone e H3g.  La gara per la nuova tecnologia per la larga banda senza fili è alle battute iniziali e si trova ancora nella fase delle semplici manifestazioni di interesse per le 35 licenze previste dal ministro, Paolo Gentiloni, con una base d’asta complessiva di 45 milioni.   Il sistema di assegnazione messo a punto dal ministero delle Comunicazioni prevede che per 14 autorizzazioni all’esercizio del wimax, potranno concorrere tutti, mentre per le altre 21 l’assegnazione sarà fatta su base regionale e dedicata a società non attive su rete Umts. Sono fuori da questa gara ‘regionale’ Telecom, Vodafone, Wind e H3g che però possono partecipare alla procedura che riguarda le 14 licenze aggiudicate all’intero di macroaree .  L’obiettivo dichiarato da Gentiloni è quello di far entrare nel segmento regionale “società più piccole, attive a livello regionale e legate maggiormente al territorio”.  L’asta totale per tutte e 35 le licenze, di 45 milioni in totale, è composta da cifre molto diversificate: il massimo sono i 3.487.000 euro da cui si parte per aggiudicarsi una licenza nella macroarea Friuli-Veneto-Emilia Romagna-Marche,mentre per concorrere alla licenza ‘regionale’ per la Valle d’Aosta bastano 40.000 euro.  L’ offerta economica sarà comunque alla base dell’assegnazione delle licenze : si tratterà di un’asta vera e propria tramite “miglioramenti competitivi” delle offerte finchè rimarrà solo un partecipante per ogni licenza. Il parametro economico, sarà ‘mitigato’ dalla finalità ‘sociale’ di copertura delle aree dove e’ presente maggiormente il digital divide, con precisi obblighi a carico di chi si aggiudica le licenze.  “Si tratta di uno degli obiettivi principali della procedura di assegnazione delle licenze”, ha sottolineato Gentiloni, “quella di portare la larga banda in zone dove il cavo si è rivelato troppo costoso e non remunerativo degli investimenti “. I tempi sono alquanto stretti. Dopo l’invio delle manifestazioni d’interesse, e il loro accoglimento, entro 30 giorni dovranno arrivare le offerte economiche . L’asta, quindi si svolgerà nella seconda metà di gennaio 2008 e dovrebbe durare alcuni giorni.

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