Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

26 Marzo 2007 | Attualità

In mezzo al deserto spunta una Tv quasi libera irachena

            Inaugurata ufficialmente domenica IRTN , Independent radio and television network of Iraq. Il canale televisivo promuove la coesistenza pacifica, ma per farlo ha bisogno di protezione costante dai soldati americani e iracheni. “Non ero libero sotto Saddam. Ora, i terroristi e gli squadroni della morte vogliono che io viva nuovamente nella paura. Non lo farò” dice Rafed Mahmoud , uno sciita cofondatore dell’emittente che spicca in mezzo al deserto con la sua antenna di 350 metri.  La sede è a una ventina di chilometri di Baaqouba , capitale della provincia di Diyala , a nord di Baghdad. L’impianto era stato costruito nel 1986 da Saddam Hussein . Obiettivo della Tv è diffondere un messaggio capace di superare le divisioni confessionali. Erano in 55 a lavorare sul progetto ai suoi inizi: solo sei persone sono restate. Il discorso conciliatore del canale non piace agli estremisti. “Ho ricevuto molte minacce, ma credo in questo lavoro”, dice Samir Khamis , sunnita di 28 anni, altro cofondatore della stazione. “Sono ormai cinque mesi che vivo qui. La mia famiglia la sento solo al telefono, non la vedo da allora. Lavoriamo 14 ore al giorno, dalle  8 alle 22, – spiega- le condizioni sono difficili”. “Non c’è nemmeno acqua corrente. Siamo nel deserto , ma abbiamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno per trasmettere”, aggiunge Samir Khamis conduttrice del telegiornale. Mentre Donia Abdul Latif, 20 anni, è allo stesso tempo presentatrice, disc-jockey, redattrice e montatrice. “Provo ad aiutare gli iracheni a ottenere la libertà. Non la libertà di battersi o uccidere, ma la libertà di parlare, di pensare”, dice questa donna scura con gli occhi blu che vuole anche difendere i diritti delle donne. “Le donne in Iraq vivono nascoste. Non hanno abbastanza diritti in questo paese”, prosegue Donia. Dice che la sua famiglia la sostiene, dopo avere tentato di dissuaderla dal lavorare alla televisione, per ragioni di sicurezza. “Questo lavoro è pericoloso per noi.” E’ pericoloso parlare liberamente in Iraq oggi. Ma se ho timore e gli altri hanno timore, allora che aiuterà l’Iraq?” dice la presentatrice, sciita, di padre sciita e di madre sunnita.” Samir Khamis afferma che IRTN è “il solo canale indipendente. “In Iraq non ci sono più mass media indipendenti. Sono divisi, o sunniti o sciiti. Occorre invece unificare il popolo”. Ma per la sua sicurezza la sede della Tv deve essere protetta in modo permanente dalle truppe irachene e americane. Gli Stati Uniti sono i principali finanziatori della televisione che ha un bilancio di previsione che è tra i 150.000  e i 200.000 dollari per il 2007. Gli Usa partecipano al sostegno logistico dell’emittente e soprattutto hanno comperato spazi pubblicitari. Gli altri principali inserzionisti sono le istituzioni nazionali. Samir Khamis garantisce tuttavia che gli Usa non interferiscono sui contenuti della Tv: “Non controllano e non vogliono controllare il contenuto” assicura. Circa 155 giornalisti, al 95% iracheni, sono morti nel paese dall’invasione americana, appena quattro anni fa. “Alcuni fra noi moriranno, forse. È il prezzo della libertà. Ma il timore di morire non deve farci dimenticare di vivere. Il coraggio è sempre un passo dinanzi al timore “, dice Rafed Mahmoud .”

Guarda anche:

stars-Pexels

Campionati Italiani di Astronomia in Abruzzo

A Teramo, dal 6 all'8 maggio, 90 finalisti si misurano con quesiti relativi a stelle e firmamento Da 10mila studenti a 90: è stata una selezione durissima quella che ha portato a identificare i...
naso AI - kalhh

Da Ferrara un sistema per individuare i tumori del colon

L'università della città estense ha messo a punto Scent AI, che permette di trovare i falsi positivi nello screening Come scovare i falsi positivi nello screening dei tumori al colon e ridurre il...
Telethon

Studio di Telethon cambia la storia della Leucodistrofia

Una terapia genica somministrata in tempo consente ai bambini di camminare ancora Siamo sempre felici quando i fondi raccolti con le maratone danno luogo a studi e sperimentazioni che cambiano in...