Si scrive QOCO e si legge CUOCO il contest internazionale di chef che ritorna ad Andria, in Puglia, per inaugurare la stagione dell’ospitalità e del buon vivere in una delle regioni italiane più votate al turismo. L’evento gourmet si propone di far incontrare la cultura gastronomica internazionale con quella locale, attraverso un percorso di prove ai fornelli, cene, degustazioni e tour: il tutto aperto al pubblico.Già dal 18 marzo a fino al 2 aprile è in corso QOCO Vetrine, con i produttori olivicoli che adottano una vetrina del centro storico e la allestiscono con i migliori oli di cultivar coratina.
Fra l’8 aprile e il 15 aprile c’è poi una gara ai fornelli riservata a 8 concorrenti locali, che ospitano a casa chef del territorio. Il clou della gara si svolge il 22/23/24 marzo 2024, con un calendario fitto di appuntamenti fra il centro cittadino di Andria e il territorio raccolto intorno a Castello del Monte, celeberrima gemma architettonica tra le Murge e il mare. Un mare fatto anche di alberi, perché è questa la terra a più alta densità di ulivi in Italia, tanto che Andria si dichiara prima produttrice a scala nazionale di olio EVO.
Sono 10 gli chef in concorso, per lo più “generazione Z”: uno soltanto ha più di 30 anni! Paesi di provenienza: Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Olanda (due chef), Slovenia, Svizzera, Vietnam. Tutti i cuochi sono affiancati da cuochi tutor del territorio, con i quali lavorano per rendere ancora più stretti i legami e lo scambio. Così QOCO diventa un crocevia di culture gastronomiche proprio nelle terre di Federico II di Svevia, famoso anche per aver scritto un trattato gastronomico con ricette dal mondo. Un parterre di cuochi giovanissimi ma già in ruoli chiave, selezionati dalla JR- Jeunes Restaurateurs, che si misurano con le materie prime locali, incrociando tecniche, culture, visioni, ed esaltando ruolo e caratteristiche dell’olio extravergine pugliese, vero protagonista del Concorso la cui Giuria è presieduta da Alfonso Iaccarino, patron del Don Alfonso 1890.
In giuria siedono anche altri chef pluristellati oltre Iaccarino: Paolo Barrale, Ristorante Aria, Napoli, Pino Lavarra, dalla lunga esperienza internazionale e attualmente in Qatar, Vitantonio Lombardo del ristorante omonimo, Matera, Lino Scarallo, Palazzo Petrucci, Napoli, Giuseppe Stanzione, Ristorante Glicine, Amalfi, o chef come Stella Shi, di Badu a Bari, ottimo esempio di commistione tra cucine di estrazioni diverse, e lo stesso Pietro Zito, di Antichi Sapori a Montegrosso di Andria, “cuoco contadino” straordinario interprete di quella terra. Parametri per la valutazione: gusto, originalità, presentazione, equilibrio generale.
di Daniela Faggion