All’ultimo minuto. Maroni dice che il decreto Pisanu è superato. Il tavolo per le Ngn sta per raggiungere un accordo. L’Italia potrebbe non finire in Serie B. A parole la strada sembra tutta in discesa. La settimana in via di conclusione è stata caratterizzata da una serie di importanti dichiarazioni sul futuro delle connessioni alla Rete in Italia. Il ministro degli Interni Roberto Maroni, dopo aver assistito in silenzio per un mese alla campagna pro-abrogazione dell’articolo 7 sul wifi del decreto Pisanu, ha detto la sua: “In questi anni c’è stata una evoluzione tecnologica che mi consente di dire che si può trovare una soluzione diversa dalle restrizioni del decreto Pisanu che consentano comunque l’attività investigativa” . L’intenzione di Maroni è di proporre al prossimo Consiglio dei ministri una soluzione alternativa all’identificazione imposta dall’allora (nel 2005, ndr) ministro dell’Interno Bep- pe Pisanu. Difficilmente, però, accetterà che gli utenti si colleghino al wifi in totale anonimato, avendo elogiato i risultati ottenuti dal decreto Pisanu in termini di lotta alla criminalità organizzata. Sembra essere in via di risoluzione anche la questione legata allo sviluppo delle reti di nuova generazione. Il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha assicurato che il tavolo degli operatori è in prossimità di raggiungere un accordo per la realizzazione della rete in fibra ottica. “Ho l’impressione che Telecom non sia un ostacolo” , ha detto Romani, citando il grande problema emerso fino a oggi. Strada in discesa e parole incoraggianti, dunque, che si spera non rimangano tali.
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