La televisione produce il controllo sulla politica o le necessità politiche schiacciano le normali logiche televisive? Continua il tira e molla fra Mentana e Mediaset. “Mentana se ne va? Meglio così. Non voglio primedonne che non capiscono le esigenze complessive”, questo il commento del premier Silvio Berlusconi alla vicenda che ha portato alla rottura definitiva fra Enrico Mentana e Mediaset. Ieri l’ex direttore editoriale di Canale 5 ha spiegato le ragioni delle sue dimissioni con una lettera al direttore di Libero Vittorio Feltri: “ Se Mediaset vuol cacciarmi comunque, che lo faccia: basta che non si nasconda dietro i cavilli ” , è la conclusione di Mentana , dopo aver ricostruito una serata che assume fattezze diverse da quelle raccontate inizialmente. La morte di Eluana Englaro lunedì sera, il desiderio di Mentana di organizzare una programmazione che desse rilievo alla vicenda e l’opposizione da parte di Mauro Crippa a soluzioni che comunque non prendevano in considerazione la cancellazione del Grande Fratello. “ Mi sembrò incredibile e offensivo, e per questo ventilai l’ipotesi di non andare in onda con Matrix a mezzanotte ”, scrive Mentana. Uno scenario in cui Mediaset sembra aver colto la palla al balzo per liberarsi della scomoda messa in onda di Matrix su un argomento per il quale Belusconi aveva espresso pareri certamente discordanti dalla presumibile linea del programma. Lasciare il timone nelle mani di Mentana lunedì sera poteva risultare scomodo, come lo era stato fino alla settimana prima. Mentana gli ha servito la testa su un piatto d’argento.
Ingenua Mitraglia

Guarda anche: