[Flash] Sallusti ha ricevuto ordine di arresto domiciliare
Alessandro Sallusti ha ricevuto l’ordine di arresto domiciliare. Lo ha annunciato lui stesso su Twitter. Oggi scadevano infatti i 30 giorni di sospensione della pena a 14 mesi di carcere per diffamazione. Nel pomeriggio è atteso al Senato il voto finale, segreto, sul ddl diffamazione che prevede una pena pecuniaria per i direttori e il carcere per i giornalisti. Il testo passerà poi alla Camera.
Il Brasile è importante per Telecom Italia
Preallerta per i consiglieri di Tim Partecipacoes per un possibile consiglio di amministrazione il prossimo 4 dicembre. C’è grande attesa per le nuove linee direttive che Andrea Mangoni, neo ad illustrerà al management per questo mercato strategico.
[Flash] Rinviato lo sciopero contro il ddl diffamazione
I giornalisti hanno deciso di sospendere lo sciopero previsto per oggi indetto per protestare contro il testo del disegno di legge sulla diffamazione in corso di discussione al Senato, testo in cui è stato reintrodotto il carcere per i cronisti.
Problemi di rete, 4G oscura digitale terrestre
La rete mobile di ultima generazione (nella frequenza a 800 Mhz) crea problemi alla ricezione della tv digitale. Circa 700mila famiglie dovranno risintonizzare i propri decoder e le proprie antenne. A stimare il numero di connazionali che verrà disturbato dall’accensione del 4G.
[Flash] Mussinelli rieletta nel International digital publishing forum
L’editoria italiana ed europea si rafforza all’interno dell’International digital publishing forum: Cristina Mussinelli, responsabile del settore editoria digitale dell’Associazione italiana editori è stata infatti confermata nel board dell’Idpf, la più importante organizzazione internazionale di categoria che si occupa di standard per l’editoria digitale.
[Flash] Fieg: “Sciopero giornalisti improprio”
Lunedì è stato dichiarato lo sciopero dei giornalisti contro il ddl diffamazione, ma la Federazione italiana degli editori dei giornali non è convinta dei modi con cui le firme dei quotidiani incroceranno le braccia. “La Fieg ritiene improprie le modalità della protesta con uno sciopero che rende ancora più difficile la situazione dell’informazione”
Arabia Saudita: la moglie espatria, sms al marito
È scoppiata nei giorni scorsi su Twitter una rivolta nei confronti di un nuovo servizio di monitoraggio delle donne. Quando una persona sposata intende lasciare il Paese, il marito, che deve dare il consenso all’espatrio, riceve un messaggio sul cellulare.
Feltri: lunedì Il Giornale non sciopera
“Lunedì saremo in redazione per fare il nostro quotidiano che uscirà regolarmente il giorno successivo. Ci volete definire crumiri? Fate voi”. Lo scrive il direttore de Il Giornale, Vittorio Feltri, in un editoriale dal titolo Legge assurda, ma scioperare non serve a nulla.
[Flash] Ucciso un altro giornalista in Siria
Un giornalista della televisione di Stato siriana, Basel Tawfiq Yousef, è stato assassinato a Damasco lo ha reso noto l’agenzia di stampa ufficiale Sana’, che ha accusato del delitto un non meglio precisato “gruppo terroristico armato”. La vittima sarebbe stata eliminata perchè considerata affiliata alle temute milizie irregolari filo-governative. Stando a Reporter senza Frontiere, dal marzo 2011 in Siria hanno perso la vita almeno 52 giornalisti.
Leveson, a breve sarò pubblico il rapporto
Il rapporto dell’inchiesta Leveson sull’etica nei media verrà pubblicato giovedì prossimo dopo mesi di audizioni con giornalisti, celebrità e gente comune. Il primo ministro David Cameron ha annunciato che farà un intervento a riguardo subito dopo la pubblicazione.
Sì del Senato al ddl diffamazione, il voto definitivo slitta però a lunedì
Il governo aveva espresso parere negativo alla norma salva-direttori, ma nonostante ciò il ddl diffamazione ha ottenuto quest’oggi il primo via libera dal senato, con 122 voti a favore, 111 contrari e 6 astenuti. La consultazione definitiva si farà lunedì 26 novembre.
2012, l’anno nero dei cronisti internazionali
Nell’anno in corso sono stati uccisi almeno 119 giornalisti in tutto il mondo. Altri sono scomparsi e al momento non se ne conoscono le condizioni. Cifre record, in negativo ovviamente, dal 1997 a oggi. Il paese più pericoloso è la Siria, seguita da Somalia, Pakistan e Messico.
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