Alexandre Lebedev, miliardario russo già proprietario in Gran Bretagna di The Independent e dello Evening Standard, sta per lanciare un nuovo quotidiano nazionale.

Spotify, servizio svedese di musica in streaming sul web, ha lanciato una piattaforma specifica per gli smartphone Palm.

Starbucks lancia il servizio di pagamento via cellulare nei suoi 300 negozi di New York e Long Island. Tramite la Starbucks Card Mobile abilitata per iPhone e Blackberry, gli utenti potranno acquistare dolci e caffè nella più celebre catena d’America.

I proprietari delle piccole e medie aziende americane preferiscono gli smartphone. Secondo uno studio fatto da Forrester su 10mila imprenditori a stelle e strisce, il 49% possiede uno smartphone.

Per il magnate australiano dei media, Robert Murdoch, una stampa forte è vitale per una società libera. “ Una società libera ha bisogno di una stampa indipendente, veemente, investigativa, vivace e libera”, ha detto Murdoch.

I giornalisti dell’Ansa hanno eletto il nuovo comitato di redazione. Dell’organismo sindacale fanno parte Loredana Colace, Maria Antonietta Avolio, Vincenzo Piegari, Marisa Ostolani, Paola Laforgia, Giulia Seno e Aldo Mantineo.

Per uscire dalla crisi, Starbucks punta sulla distribuzione digitale e gratuita di contenuti mediante wifi.

Venti milioni di sterline per la progettazione e lo sviluppo, un milione della stessa valuta per la promozione pubblicitaria, cento dipendenti al lavoro da mesi. Eppure, News Corporation ha deciso di rinviare il lancio di Alesia.

Nei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo L’Espresso ha conseguito un utile di 36,3 milioni di euro, in netta ripresa rispetto ai risultati del 2009 (1,2 milioni in nove mesi).

Il governo francese sembra intenzionato a supportare i giornali nazionali con un piano di finanziamenti che vorrebbe restituire smalto all’arrugginita stampa d’Oltralpe. Parigi provvederà al pagamento (coprendo il 50% delle spese) di 210mila abbonamenti a diversi quotidiani

Telecom Italia si appresta a lanciare una rete radiomobile che dovrebbe consentire una velocità di trasmissione fino a 21 Megabit per secondo. Il progetto prenderà il via da Milano e Roma entro la fine dell’anno.

The Washington Post ha intimato ai propri giornalisti di non dibattere con i lettori via Twitter. “Anche se incoraggiamo tutti i nostri collaboratori a utilizzare i social media – dice un documento interno -, nessun account deve essere usato per rispondere alle critiche a nome del Post”