Caso Feltri: ex An a Berlusconi “Evitare il cortocircuito”, Di Pietro “E’ lui il mandante”
Si inasprisce lo scontro politico sul ‘caso Feltri’. Dopo la denuncia di Gianfranco Fini contro il giornalista e la sua testata, arriva la lettera dei parlamentari ex An, oggi parte del Pdl, indirizzata a Silvio Belrusconi. Secondo alcuni, il vero istigatore dell’attacco al presidente della Camera sarebbe proprio Berlusconi. Antonio Di Pietro sposa questa tesi.
Fini querela Feltri, il Giornale e Paolo Berlusconi
Giulia Bongiorno, avvocato di Gianfranco Fini, ha concretizzato quanto ipotizzato nelle ultime ore: “Dando seguito al mandato ricevuto dal presidente della Camera Gianfranco Fini è stata presentata querela contro il direttore de ‘Il Giornale’ Vittorio Feltri in relazione all’articolo ‘Il presidente Fini e la strategia del suicidio lento. Ultima chiamata per Fini: o cambia rotta o lascia il Pdl’”
Feltri-Fini, avvocato Bongiorno valuta “azioni legali”
Uno scenario in cui il presidente della Camera si trova contrapposto in sede legale al quotidiano di proprietà della famiglia del presidente del Consiglio. E’ quanto sta prendendo corpo dopo l’attacco di Vittorio Feltri, in direzione di Gianfranco Fini, pubblicato ieri sulle pagine de Il Giornale.
Feltri minaccia il ‘disobbediente’ Fini
Vittorio Feltri ha sferrato un altro attacco, diretto e privo di giri di parole, sulle pagine de Il Giornale. Vittima del suo editoriale è il presidente della Camera Gianfranco Fini. Il direttore del quotidiano ha ripercorso vicende politiche che hanno coinvolto Fini e concluso la sua analisi con la minaccia di una pubblicazione di un “dossier a luci rosse”.
Tre giorni per cambiare operatore: hanno vinto i consumatori
Hanno vinto le associazioni dei consumatori: il Consiglio di Stato ha deliberato a favore della richiesta delle associazioni e dell’Autorità delle garanzie nelle comunicazioni (Agcom) imponendo un limite massimo di tre giorni per ottenere la portabilità del numero di cellulare quando si cambia operatore.
Berlusconi e stampa straniera: lo scontro continua
Silvio Berlusconi non cessa lo scontro a tutto campo con i mezzi di informazione. La stampa internazionale non smette di criticare i vizi, pubblici e privati, del capo del Governo. Questa volta tocca al Wall Street Journal e a El Pais.
Consumatori: cambio operatore in tre giorni
Le associazioni dei consumatori reiterano la protesta contro i tempi biblici richiesti dalle compagnie telefoniche per il cambio di operatore, chiedendo massima libertà di scelta nel cambiare gestore, in tempi rapidi e con poche spese, a tutela della concorrenza.
Barthi offre 14 miliardi di dollari per Mtn
La compagnia indiana di telecomunicazioni Bharti Airtel ha alzato la sua offerta per il 49% del gruppo sudafricano Mtn di 900 milioni di dollari, raggiungendo così un totale di 14 miliardi. Secondo le indiscrezioni pervenute alla stampa specializzata, i 900 milioni di dollari aggiuntivi saranno garantiti interamente in contanti.
Botta e risposta tra Boffo e Signorini
“In riferimento a quanto dichiarato da Dino Boffo in merito all’anticipazione di Chi che riporta alcune sue riflessioni, il direttore della testata Alfonso Signorini precisa che nel lancio della notizia non si parla di un’intervista ma di ‘una conversazione al telefono’, così come correttamente riportato dall’agenzia Apcom”. Con questa nota l’ufficio stampa Mondadori ha risposto alle dichiarazioni dell’ex direttore di Avvenire.
Fnsi risponde a Berlusconi
“A noi pare che ci sia assai poco da ridere. Non ridono in Europa, dove fanno classifiche che mettono l’Italia in posizione medio bassa in quanto a libertà di informazione, e sempre meno si ride in Italia, dove si allunga a dismisura la lista dei giornali e dei soggetti sociali colpiti da questo assetto chiuso del sistema dell’informazione”. Così Roberto Natale, presidente della Fnsi, ha commentato la dichiarazione di Silvio Berlusconi.
Vivere senza cellulare? Impossibile
Un’indagine di globale sviluppata da Synovate ha svelato come ormai il telefono cellulare sia considerato essenziale dalla maggior parte delle persone. I ‘malati da telefonino’, dunque, sarebbero ormai maggioranza: non escono mai senza e, dovendo proprio scegliere, preferirebbero perdere il portafogli.
Berlusconi a Mattino Cinque: 90% dei giornali in mano alla minoranza comunista
Scarsa libertà di stampa in Italia?. E’ “una barzelletta di una minoranza comunista e cattocomunista che detiene la proprietà del 90% dei giornali. Se c’è un pericolo è quello degli attacchi alla riservatezza delle persone”. Questa l’affermazione odierna di Silvio Berlusconi, intervenuto a Mattino Cinque.
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