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5 Luglio 2022 | Attualità, Innovazione

Installazioni in realtà aumentata per Leonardo da Vinci, padre della scienza e dell’innovazione

Non poteva che essere innovativa e realizzata con un alto livello di tecnologia la mostra su Leonardo Da Vinci, il padre della scienza e dell’innovazione.

Si chiama La Visione di Leonardo l’esposizione diffusa a Milano dedicata all’inventore, pittore, scultore e scienziato italiano del XV secolo. Il progetto ideato da Bepart propone un vero e proprio itinerario digitale attraverso i luoghi del capoluogo lombardo legati a Leonardo e non solo. Infatti il tuo comprende oltre a Conca del Naviglio, Darsena, il Museo della scienza e della tecnica, Piazza La Scala, Palazzo Reale, Castello Sforzesco anche nuove zone come Piazza Gae Aulenti, Parco Sempione.

Come si svolge la mostra

Grazie a una nuova tecnica espositiva, che si basa su tecnologie di realtаà aumentata, il Museo estende lo spazio museale all’intera città, raccontando Leonardo attraverso l’utilizzo dello smartphone. Il visitatore può facilmente scaricare l’app ImaginAR, individuare i luoghi dove l’installazione è resa visibile; così facendo compare il materiale della tappa selezionata. I contenuti artistici vengono visualizzati proprio grazie alla fotocamera del telefono e integrati con gli spazi aperti, per lo piщ pubblici, in relazione alle superfici piane e sgombre, come ad esempio pavimentazioni, selciati, prati.

La caratteristica principale dell’esposizione

La mostra ha una caratteristica peculiare che la distingue dalle tante app in realtà aumentata: le opere degli artisti vivono esclusivamente nei luoghi della città per le quali sono state immaginate, grazie al GPS. Non si tratta di generici ologrammi appiccicati su uno schermo: sono installazioni site-specific pensate per esistere nella città reale, che appartengono a quello spazio urbano che le accoglie e con il quale interagiscono. Luoghi storici o contemporanei della città si trasformano improvvisamente in luoghi fantastici abitati da fantasmagorie leonardesche. La completezza delle competenze dello scienziato viene restituita nella mostra con i linguaggi che vengono utilizzati nelle “esplosioni” di realtà aumentata; linguaggi che coniugano cultura, arte e intrattenimento per incontrare un vasto pubblico sopratutto giovane. “Una delle missioni del Museo è quella di mettere al centro il visitatore sia nella scoperta delle esposizioni che nella partecipazione ai laboratori e alle numerose attività educative, ingaggiandolo con i più diversi linguaggi. È ciò che facciamo anche in questa circostanza su richiesta di Regione Lombardia, mettendo a disposizione il nostro patrimonio materiale e immateriale, fatto di opere e di conoscenze, per costruire progetti culturali innovativi al servizio della collettività”, commenta Fiorenzo Galli – Direttore Generale del Museo.

La mostra è visitabile fino al 30 luglio 2022 è diffusa è fruibile sia in autonomia, sia prenotando uno speciale tour insieme a una guida specializzata, con la possibilità di includere la visita al Museo.

 

di Sara Giudice

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