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13 Maggio 2009 | Economia

Intel: decisione sbagliata, faremo ricorso

” Pensiamo che quella della Commissione Ue sia una decisione sbagliata che ignora la realtà di un mercato dei microprocessori altamente concorrenziale” Questa l’immediata reazione di Paul Otellini, numero uno di Intel, alla maxi multa imposta dall’Unione europea: ” noi non crediamo di aver violato la legislazione Ue. E’ il risultato naturale di un mercato competitivo, con solo due principali fornitori ” ha proseguito Otellini, annunciando l’ intenzione di fare ricorso. —————————————————————————- La Commissione europea ha deciso di sanzionare Intel con una maxi multa di 1,06 miliardi di euro, per a buso di posizione dominante e pratiche anticoncorrenziali illegali nel mercato continentale dei microprocessori. A rendere noti i termini della decisione è un comunicato della stessa Ue: “ Per tutto il periodo ottobre 2002-2007 – si legge nel documento – Intel ha avuto una posizione dominante nel mercato mondiale dei CPU (microprocessori) x86, per almeno il 70% della quota di mercato ”. La Commissione si è concentrata sulle pratiche (illegali) mutuate dalla compagnia per fiaccare la concorrenza: “ Intel ha dato sconti integralmente o parzialmente occulti a fabbricanti di computer a condizione che le acquistassero la totalitá o la quasi totalitá dei processori x86 di cui avevano bisogno ” Inoltre “ L’azienda ha effettuato pagamenti diretti a favore di fabbricanti di computer allo scopo di arrestare o ritardare il lancio di prodotti specifici contenenti processori di tipo x86 dei concorrenti” . Per garantirsi una diffusione capillare in Europa “ Intel ha effettuato pagamenti diretti in favore di un grande distributore , a condizione che questo vendesse esclusivamente computer dotati di processori x86. Questi sconti e pagamenti hanno effettivamente impedito ai clienti, e, in fin dei conti, ai consumatori, di rivolgersi a prodotti alternativi ” La nota cita anche i produttori di computer coinvolti, ovvero Acer, Dell, Hp, Lenovo e Nec , mentre il distributore è MediaMarkt (in Italia MediaWorld). L’Unione europea ha così deciso per una pesante ammenda , considerando il danno ai consumatori e la reiterata violazione delle norme antitrust vigenti, e ha ordinato a Intel di interrompere immediatamente le pratiche scorrette di cui sopra, garantendo di vigilare sull’ottemperanza delle sanzioni.

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