Il futuro di Intel si chiama Rosepoint. Questo il nome deila gamma dei nuovi microchip in silicio che saranno il cuore dei dispositivi mobili e non nei prossimi anni. I nuovi processori dovranno essere in grado di sostenere una mole di lavoro enorme e non potranno più prescindere dalla costante connessione con internet. “Tutti i dispositivi di elaborazione saranno connessi senza cavi, dai più semplici sensori integrati ai più avanzati data center nel cloud” , ha detto Justin Rattner, chief technology officer della compagnia, presentando il primo esemplare di chip contenente un mini sistema wifi. Un processore simile potrebbe essere montato per gestire la trasmissione di dati in mobilità su smartphone e tablet, nonché su una serie di elettrodomestici intelligenti. Il progetto più innovativo al vaglio è un soc dotato di trasmettitore a radio frequenza e processore Atom dual core implementati sullo stessa fettina di silicio, capace di ridurre le dimensioni e di aumentare le prestazioni. Nell’ottica di una rete sempre attiva di processori (e dispositivi), con i dati in transito praticamente continuo , è fondamentale assicurare maggiore sicurezza ai sistemi cloud di cui l’utenza farà sempre maggior uso. Fino al 2015, comunque, nessuno dei prototipi Intel raggiungerà il mercato: ma il futuro dei chip interconnessi si avvicina a passi rapidi.
Intel scommette su chip wifi e cloud sicuro

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