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9 Luglio 2009 | Innovazione

Intercettazioni: ddl slitta a settembre, Fnsi cancella lo sciopero

L’esame del discusso di disegno di legge sulle intercettazioni da parte del Senato è slittato a settembre, sotto indicazione del governo che non ritiene che il decreto sia ” così urgente da doverlo approvare entro il mese di luglio” , come spiegato dal presidente della commissione Giustizia del Senato Filippo Berselli.  ” Questa mattina mi ha chiamato il ministro Alfano per dirmi che il governo non ritiene il ddl intercettazioni così urgente da essere approvato entro luglio – ha affermato Berselli – Ho anche sentito il presidente del Senato, Schifani, che mi ha confermato di non ritenere di calendarizzare il provvedimento prima dell’estate”. “La commissione Giustizia esaminerà con la dovuta attenzione e con il necessario approfondimento il ddl intercettazioni, e di questo ono soddisfatto perché io avevo detto sin dall’inizio che questo non era un provvedimento da poter approvare a scatola chiusa – ha aggiunto, tenendo a sottolineare che – il nostro obiettivo non è di tirare per le lunghe con il ddl intercettazioni per non approvarlo ma solo quello di migliorarlo . Il tema delle intercettazioni insomma è sentito e reale; che la soluzione sia il testo approvato dalla Camera o un altro è un’altra questione, ma senz’altro è un tema che va affrontato” In merito alla possibilità di modificare o meno il decreto, è intervenuto Maurizio Gasparri “non sto proponendo o annunciando modifiche, ma non posso escludere che con un approfondimento ci saranno”. Il ddl è stato approvato alla Camera l’11 giugno scorso , facendo insorgere il sindacato dei giornalisti, contrario alla possibilità di sanzionare editori e giornalisti in seguito alla pubblicazione di intercettazioni sui media. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana aveva previsto di incrociare le braccia il 14 luglio , con astensione dal lavoro della carta stampata il 13 e nelle tv e nel settore multimediale il 14, per esprimere il proprio dissenso, ma in seguito alla scelta del Senato di riaprire le audizioni in Commissione Giustizia ha deciso di sospendere l’iniziativa. “ La sospensione dell’azione di protesta della Fnsi – si legge in una nota della Fnsi – trova una radice profonda nell’iniziativa del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha esercitato la sua autorevole moral suasion ai fini di una riconsiderazione di alcune norme, già votate alla Camera, tra cui quelle sulla libertà di stampa e il diritto dei cittadini all’informazione, valori tutelati dalla Costituzione. Come auspicato dal Presidente Napolitano, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana chiede che la nuova fase parlamentare che si apre sia davvero orientata verso un confronto di merito approfondito, attento ai beni costituzionalmente garantiti, ai principi della convenzione europea dei diritti dell’uomo ” I giornalisti restano comunque in campo “con tutte le loro iniziative contro norme bavaglio e per il rispetto del loro dovere di informare e del diritto dei cittadini a sapere. Per queste ragioni l’azione di protesta è sospesa, non annullata, e saranno sviluppate da subito ulteriori iniziative di approfondimento e confronto con le istituzioni e con la società civile. Il primo appuntamento – conclude la nota – sarà proprio martedì 14 con un confronto pubblico, a partire da questa linea, curato dalla Fnsi e introdotto da autorevoli personalità della cultura e del diritto che si terrà nella sede del Sindacato dei Giornalisti a Roma”   Vieni a trovarci su Facebook        

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