Sulle intercettazioni “è stato trovato un punto di equilibrio” Parola di Silvio Berlusconi , che ha smorzato critiche e dibattiti sul decreto legge all’interno della maggioranza, invitando ora a votare a favore del provvedimento senza “perdere tempo e senza ulteriori modifiche”. Per gli editori è prevista una sanzione pecuniaria correlata alla gravità del reato commesso in materia di intercettazioni, mentre sparisce dalla nuova bozza il rischio di sanzione penale. Resta invece il carcere di tre anni per il giornalista che pubblica intercettazioni delle quali è stata ordinata la distruzione. Dopo aver blandito i compagni del proprio partito, il presidente del Consiglio ha attaccato magistrati, giornalisti e opposizione : “ La legge è stata ostacolata da toghe e giornalisti ma adesso basta. Il testo che arriva alla Camera non sarà modificato. E questa è una decisione vincolante per il Pdl” Anche Gianfranco Fini, voce critica della maggioranza nelle ultime settimane, ha avallato l’ultima versione del ddl: “Sono certo che Berlusconi – dice il presidente della Camera – concordi con me sul fatto che la nuova formulazione del ddl fa sì che esso di certo non contrasti con altri impegni presi con gli elettori: quelli in materia di lotta alla criminalità e di difesa della legalità”
Intercettazioni: decreto blindato

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