Ha avuto luogo oggi intorno alle ore 10.30, nell’Aula della Camera, la discussione del ddl sulle intercettazioni. Giulia Bongiorno , presidente commissione Giustizia di Montecitorio e relatrice del testo sulle intercettazioni, ha comunicato la volontà di modificare in parte il testo , soprattutto la parte riguardante il divieto di pubblicazione anche per riassunto di qualsiasi atto delle indagini, seppur non coperto da segreto: “ Forse si comprime eccessivamente il diritto di cronaca. Quindi invito l’Assemblea a una riflessione su questo punto, se non sia il caso di permettere la pubblicazione per riassunto degli atti di indagine ”, nella convinzione che “ si arrivi celermente alla riforma che aspettiamo da anni per tutelare il diritto alla riservatezza. Il testo può essere migliorato ma già così è un importante passo avanti ” . L’opposizione non si accontenta della piccola apertura intravista in seguito alle dichiarazioni della Bongiorno e ribadisce la convinzione che in Italia si stia sempre più progredendo verso un’aspra censura dell’informazione, come ribadito da Antonio Di Pietro: “ Abbiamo presentato due pregiudiziali, una di merito e una di costituzionalità e una relazione di minoranza. La nostra sarà una poderosa resistenza ad un ddl vergognoso… Questo ddl non combatte la criminalità né combatte la violazione della privacy. Norme per tutelare la privacy ci sono già oggi, il problema è che c’è qualcuno che non fa il suo dovere. E non sempre è il magistrato, ma spesso anche gli avvocati… Questo ddl professa una ratio ma ne insegue un’altra : dice che vuole ridare credibilità allo strumento delle intercettazioni invece il vero scopo è di evitare le intercettazioni per evitare di scoprire reati che magari a qualcuno qua dentro o al premier non fanno comodo ”. L’Italia dei Valori aggiunge che verrà proposto un referendum abrogativo nel caso in cui la ddl intercettazioni dovesse diventare legge , poiché, come sostiene Di Pietro, il testo sembra essere peggiore rispetto a quello uscito dal Consigli dei Ministri.
Intercettazioni, Di Pietro: presenteremo un referendum abrogativo

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