24 Novembre 2008 | Attualità

Internet Explorer 8 debutterà nel 2009

A poco più di un mese alla fine dell’anno è arrivato l’ annuncio ufficiale da parte di Microsoft: Internet Explorer 8 non vedrà la luce prima del 2009. Il broswer più diffuso al mondo sarà dunque disponibile, secondo quanto reso noto dal general manager della divisione Ie di Microsoft Dean Hachamovitch, nel primo trimestre del prossimo anno con la prima release candidate (RC1). Per la versione definitiva bisognerà attendere primavera. Hachamovitch ha spiegato che la RC1 sarà probabilmente la sola e unica release candidate di IE8. Le versioni beta, ha spiegato il manager, sono infatti passate attraverso un processo di testing particolarmente intensivo, che ha coinvolto – specie con l’ultima – un numero molto ampio di persone. “A bbiamo analizzato oltre 20 milioni di sessioni di Internet Explorer 8 e condotto centinaia di ore di test in laboratorio “, ha affermato Hachamovitch. ” Abbiamo inoltre seguito da vicino i forum e raccolto i feedback degli utenti, e ci siamo impegnati a rispondere a tutte le domande poste dai nostri partner e dalle altre organizzazioni “. Le intenzioni del colosso informatico guidato da Steve Ballmer e fondato da Bill Gates sono sempre quelle di far debuttare Explorer 8 in modo complementare all’esordio commerciale di Windows 7 , così da poterlo integrare nel nuovo sistema operativo.  Il ruolo del nuovo broswer sarà inoltre quello di respingere gli attacchi dei concorrenti, che nell’ultimo periodo si stanno facendo più serrati. Explorer domina il settore con un percentuale pari all’81,36% (OneStat.com). Il rivale più accreditato è Firefox, capace di accaparrarsi una percenutale del  14,67%. Seguono il 2,42% di Safari, lo 0,55% di Opera, lo 0,54% di Chrome e lo 0,32% di Netscape.  A sottolineare il fermento del settore è lo 0,9% di crescita fatto segnare da Firefox e la flessione dell’1,91% incassata da Ie lo scorso febbraio. Intanto Google affila le armi per supportare lo sviluppo del suo Chrome e si sta organizzando per stipulare accordi con i produttori di pc affinchè installino sulle loro macchine il neonato browser. In cambio il gruppo di Mountain View potrebbe offrire una percentuale sull’advertising risultante, al pari di similari accordi già intessuti in relazione alla toolbar o all’uso del search su Firefox.        

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