Internet croce e delizia della campagna elettorale statunitese. Come da tradizione, al centro dell’interesse per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti, che vedono fronteggiarsi il repubblicano John McCain e il democratico Barak Obama, sembra ci siano i pettegolezzi sulle vite private degli stessi candidati e dei membri del loro entourage e il web si rivela un potente alleato per chi vuol far circolare informazioni più o meno vere. Era capitato a Obama , più volte accusato di essere musulmano, di doversi difendere da questi pettegolezzi , creando un sito web per stroncare sul nascere le notizie false circolanti sul suo conto. Ora, invece, è toccato a Sarah Pallin, undicesimo governatore dell’Alaska e vice del senatore dell’Arizona, obbligata ad annunciare la gravidanza della figlia adolescente, dopo che erano circolante indiscrezioni secondo cui suo figlio minore fosse in realtà suo nipote. Quanto accaduto ha giocato un brutto scherzo alla squadra repubblicana , che contava di presentare la poco nota governatrice al pubblico con un discorso di alto profilo. I blog, veri e propri new media, hanno un’importanza cruciale in queste elezioni, assieme agli sms e ai siti di social networking, immancabili strumenti per assicurarsi voti. Come spiegato da Andrew Rasiej, consulente democratico e fondatore del Personal Democracy Forum, questi media amplificano e moltiplicano quelle che fino a qualche tempo fa erano solo chiacchiere tra amici e non è possibile ignorarli.
Internet incastra Sarah Pallin, vice di McCain

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