Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

14 Aprile 2008 | Attualità

Internet indirizza al suicidio

Inserendo la parola “suicidio” in un motore di ricerca è molto più facile imbattersi in pagine che esortano l’utente a compiere l’insano gesto piuttosto che in siti che offrano sostegno psicologico.  Un gruppo di studiosi degli atenei di Manchester, Bristol e Oxford – scrive il British Medical Journal – ha digitato dodici parole relative al suicidio in quattro motori di ricerca diversi (Google, Yahoo!, Msn, Ask) e ha scoperto che i tre siti che apparivano più spesso incitavano l’internauta a togliersi la vita piuttosto che a trovare una soluzione per migliorarla.  Per ogni ricerca sono state analizzate le prime dieci pagine indicate dal motore di ricerca, per un totale di 480 click. Il 20% dei siti trovati, hanno scoperto i ricercatori, erano pro-suicidio, mentre un altro 10% era costituito da pagine che offrivano informazioni, realistiche o scherzose, su come uccidersi. I siti anti-suicidio e quelli che lo scoraggiavano esplicitamente erano rispettivamente il 13% e il 12%.  In generale, Google e Yahoo! hanno rintracciato il maggior numero di siti dedicati al suicidio, mentre Msn ha trovato il numero più alto di quelli dedicati alla prevenzione, o istituzionali.  “Questi dati dimostrano quanto sia facile ottenere informazioni tecniche dettagliate sui metodi di suicidio”, ha dichiarato Lucy Biddle, una delle autrici dello studio, che ha invitato i provider a intervenire affinchè i motori di ricerca diano la priorità ai siti che distolgono l’aspirante suicida dai suoi propositi. “Questi siti plagiano le persone vulnerabili e sole”, denuncia Marjorie Wallace, direttrice del centro d’aiuto psicologico ‘Sane’, “Siamo profondamente preoccupati per la possibile influenza di internet sul numero dei suicidi”.

Guarda anche:

indra-projects-biotech-unsplash

Biotech in crescita in Italia

Il rapporto 2025 di Federchimica identifica un settore vivace, con l'occupazione in espansione Negli ultimi anni il settore delle biotecnologie in Italia ha mostrato una dinamica di espansione che...
national-cancer-institute-ricercatrice-unsplash

Respiro alla ricerca con il Fondo Italiano per la Scienza

326 i progetti di ricerca di base finanziati, per un investimento complessivo di 432 milioni di euro Sono 326 i progetti di ricerca di base finanziati dal Fondo Italiano per la Scienza, per un...
dynamic-wang-quantum-unsplash

Ecco il primo computer quantistico fotonico italiano

Si chiama Qolossus 2.0 ed è stato presentato alla Sapienza di Roma. Il nome omaggia uno dei primi computer della storia A Roma è stato presentato Qolossus 2.0, il primo computer quantistico fotonico...