La banca d’affari JP Morgan prende la distanze sull’iPhone in versione “nano” (cioè più piccolo ed economico). In pratica smentisce la sua stessa previsione secondo la quale ci sarebbe presto un debutto per il cellulare Apple low cost in base alla richiesta di brevetto depositata dall’azienda di Cupertino. Ma ora ritratta. Kevin Chang, analista di JP Morgan a Taiwan, aveva predetto il lancio della versione mini dell’iPhone, ma è stato subito smentito dal collega Bill Shope, che dagli Usa dice: “Si tratterebbe di una mossa inusuale e ad alto rischio. Apple di solito attende che un prodotto sia realmente richiesto dal mercato per lanciarlo. Accadde così con l’iPod mini che venne introdotto a due anni di distanza dal lancio del primo iPod” Non solo, l’iPhone “nano” arriverà sicuramente, ma non subito. “Il business del nano è solido – continua Shope -. Perchè metterlo in pericolo? Si fatica a capire per quale ragione Apple possa decidere di abbandonare uno dei suoi prodotti maggior successo con un telefono che si orienterebbe in maniera essenziale sui servizi dei carrier “ La versione mini, in sostanza, rischia di mettere ko il mercato dell’iPhone ancora prima del lancio planetario e quello dell’iPod Nano. Senza dimenticare che Aplle ha atteso due anni per lanciare la versione “nano” dell’iPod, perché giustificata da un’attesa dei consumatori e dalle richieste del mercato.
iPhone: dietrofront JP Morgan, niente “nano”

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