Nuova linfa per le scorribande informatiche via internet: apre al pubblico Ipredator, il nuovo servizio sviluppato dai creatori di The Pirate Bay, popolare sito di file sharing chiuso definitivamente lo scorso novembre. Il programma non offre però link a file protetti da copyright, bensì protegge la navigazione anonima in rete. Agli internauti basterà pagare 5 euro per esplorare il web in maniera non tracciabile. Lo scopo è quello di aggirare le nuove restrittive norme svedesi in fatto di download e condivisione di materiali online, che prevedono anche il taglio della connessione. Di fatto, Ipredator è un ‘network virtuale privato’ che modifica in corso d’opera l’indirizzo IP che identifica ciascun utente. Per ogni regola c’è un escamotage, e forse il proibizionismo digitale non porta lontano.
Ipredator rilancia i pirati della rete

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