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24 Luglio 2025 | Attualità, Economia

Italia: boom di investimenti e crescita record nel mercato alberghiero.

Nel 2024 il mercato alberghiero italiano ha fatto registrare investimenti per circa 2,2 miliardi di euro, in aumento del 50% rispetto al 2023; gli investimenti delle catene alberghiere e dei principali operatori del mercato nel 1° semestre 2025 hanno superato gli 1,5 miliardi di euro. Questi alcuni dei dati del Rapporto 2025 sul mercato immobiliare alberghiero presentato da Castello SGR e Scenari Immobiliari.

In Europa, gli investimenti nel settore alberghiero nel 2024 hanno raggiunto i 22,5 miliardi di euro, con un incremento del 40% rispetto al 2023 e segnando la miglior performance dal 2019. I mercati più attrattivi si confermati quelli di Regno Unito, con 7,85 miliardi di euro, seguito da Spagna con 3 miliardi e Francia con 2,4 miliardi: questi tre Paesi rappresentano insieme quasi il sessanta per cento del volume totale. L’Italia si è posizionata poco dietro (2,2 mld) e le perfomance registrate nei primi mesi del 2025 fanno prevede un sorpasso sulla Francia entro fine anno.

Ad aver successo in Italia sono le classi “lusso” e “fascia alta” che hanno attirato il 60% degli investimenti degli ultimi 18 mesi: 2,3 miliardi di euro. Le principali destinazioni italiane sono Firenze, Milano, Roma e Venezia, ma il crescente interesse degli investitori sta portando alla ribalta anche città come Bologna, Genova, Napoli, Palermo e Verona, oltre a numerose località lacustri e marittime. Nel 3° trimestre del 2024 il comparto ha visto transazioni per oltre 450 milioni di euro.

Nel 2024 il valore del patrimonio immobiliare ricettivo italiano ha superato i 160 miliardi di euro, registrando una crescita dell’11% rispetto all’anno precedente. Di questi, circa 133 miliardi sono riconducibili a strutture alberghiere, pari a oltre l’80% del totale, mentre 29 miliardi sono riferibili al comparto extra-alberghiero.

Il numero di strutture ricettive in portafoglio ai 79 fondi immobiliari attivi (di cui solo il 12%) italiani è passato da 144 nel 2023 a 191 nel 2024.

Il fatturato immobiliare del comparto è cresciuto da 3 miliardi nel 2023 a 3,4 miliardi di euro nel 2024, con un incremento del 13%. Le previsioni per il 2025 indicano una crescita ulteriore di quasi il 9 per cento, con il superamento dei livelli record del 2019 e il raggiungimento dei 3,7 miliardi di euro.

Nel 2024 il tasso di occupazione delle strutture ricettive di fascia medio-alta ha superato il 65% nella quasi totalità delle città italiane, in particolare, Bologna, Firenze, Milano, Roma e Venezia hanno registrato tassi superiori al 75%. Nei primi mesi del 2025, Bologna e Milano hanno mostrato un ulteriore incremento di due punti percentuali, avvicinandosi all’ottanta per cento, mentre Roma e Venezia hanno subito una lieve contrazione.

Le previsioni turistiche per il 2025 delineano un quadro molto positivo: si stimano 134 milioni di arrivi, oltre 467 milioni di presenze e una spesa complessiva prossima ai 135 miliardi di euro.

Nel 2024 le strutture alberghiere hanno superato le 32.940 unità, con oltre 1,09 milioni di camere disponibili; il comparto extra-alberghiero ha registrato un incremento del 18% nel numero di strutture e dell’8% dei posti letto rispetto al 2023, portando complessivamente l’offerta ricettiva nazionale da circa 5,2 milioni a quasi 5,5 milioni di posti letto, con una crescita di circa il 6% su base annua.

In Italia le strutture extra-alberghiere hanno raggiunto i 180 milioni di presenze, con il comparto open air che ha generato un fatturato superiore agli 8 miliardi di euro, pari a circa l’8% del fatturato complessivo della ricettività turistica nazionale (hotel, campeggi, villaggi, agriturismi, b&b, …). Le previsioni per il prossimo quinquennio riguardano la crescita dell’offerta di glamping in Italia, che dalle 320 del 2025 raggiungerà le 400 entro il 2030.

 

di Davide A. Porro

Di <a href="https://www.telepress.news/author/davide-a-porro/" target="_self">Davide A. Porro</a>

Di Davide A. Porro

Giornalista radiofonico dal 1982 al 1986, ho collaborato con diverse emittenti. Parallelamente, dal 1984 al 1990 ho lavorato come giornalista musicale e di spettacolo per varie testate, sia radiofoniche che di carta stampata. Nel 1984 assumo il ruolo di giornalista e responsabile dello sviluppo per la prima agenzia di stampa radiofonica italiana, curando la fornitura di notiziari, interviste e servizi a oltre 100 radio a livello nazionale. Nel 1989, attraverso le sinergie sviluppate da Diesis nasce Telepress, per la quale scrivo da allora.

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