+3% del valore rispetto al 2024. I dati diffusi in vista del prossimo Sigep World 2026
L’Italia guida i consumi di gelato artigianale in Europa, trainando il mercato insieme a Francia e Spagna. I tre Paesi rappresentano congiuntamente il 68% delle porzioni vendute nei cinque principali mercati europei. I dati sono stati diffusi in vista del prossimo Sigep World – The World Expo for Foodservice Excellence, il Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè, promosso da Italian Exhibition Group (IEG) e in programma alla Fiera di Rimini dal 16 al 20 gennaio 2026.
Secondo le rilevazioni CREST‑Circana in collaborazione con l’Associazione Italiana Gelatieri (AIG), in Italia l’estate 2025 ha segnato una crescita del 3% a valore rispetto all’estate 2024. E l’estate è ovviamente il periodo che concentra almeno il 70% del fatturato del comparto. Il fatturato annuo stimato per il settore artigianale si attesta intorno ai 3 miliardi di euro.
Nel 2024, sono state vendute in Italia più di 600 milioni di porzioni di gelato artigianale, una cifra che collocava il Paese al primo posto in Europa, con una quota del relativo mercato del 26,4%. Secondo dati Eurostat, nello stesso anno l’Unione Europea ha prodotto complessivamente 3,3 miliardi di litri di gelato, registrando un incremento del 2% rispetto al 2023.
In questo contesto, l’Italia si posiziona al terzo posto tra i produttori, con una produzione stimata di 492 milioni di litri, in lieve calo (-7%) rispetto all’anno precedente. Va però specificato che tale dato include sia il gelato artigianale che quello industriale, ma resta indicativo per comprendere la dimensione complessiva del mercato nazionale.
La crescita del comparto artigianale in Italia non è però stata uniforme dal punto di vista geografico. Il Centro Italia ha registrato un aumento del 5%, sostenuto principalmente dal turismo legato alle città d’arte. Il Sud ha mostrato una performance positiva con un incremento del 4%, mentre nel Nord la crescita è stata più contenuta, penalizzata dalle condizioni meteo sfavorevoli, che hanno influito negativamente sui consumi stagionali.