Lo strumento LuGRE ha ricevuto segnali per la navigazione a 200mila chilometri dalla Terra. Un risultato senza precedenti, commentato per Telepress di Mario Musmeci di ASI
Uno strumento italiano segna un nuovo record nello spazio. La missione congiunta Agenzia Spaziale Italiana/NASA chiamata LuGRE (Lunar GNSS Receiver Experiment), progettata per testare l’uso dei segnali GNSS oltre l’orbita terrestre e partita lo scorso 15 gennaio, ha già visto ottenere risultati importanti, uno dei quali da Guinness dei primati. Mario Musmeci, responsabile tecnico per il progetto LuGRE in ASI, spiega a Telepress innanzitutto che cosa sono i segnali GNSS:
“I segnali GNSS sono i segnali radio che i satelliti per la radio-navigazione (in totale circa 60 satelliti tra GPS USA e Galileo EU) trasmettono continuamente verso terra dalla loro orbita, se ricevuti da uno smartphone o da una ricevitore satellite di navigazione permettono di calcolare la propria posizione assoluta (rispetto al centro della Terra) sulla superficie terrestre. Sono quelli che usiamo tutti ogni giorno e soprattutto permettono ad aerei e navi di navigare in sicurezza in tutto il mondo. Sono segnali molto deboli, molto più deboli di quelli della telefonia mobile. Ricevendo segnali GNSS da almeno 4 satelliti si può calcolare la propria posizione e velocità con molta accuratezza“.
Dopo l’acquisizione del primo segnale, avvenuta a circa otto ore dal lancio, LuGRE ha raggiunto l’obiettivo prefissato: per la prima volta nella storia, ha acquisito un segnale GNSS a 40 raggi terrestri, superando i 200.000 km dalla Terra, limite stabilito in precedenza nientemeno che dalla NASA. Che cosa comporta concretamente questo risultato?
“Questo esperimento dimostra che possiamo usare il sistema di navigazione satellitare GPS e Galileo anche nello spazio! In particolare possiamo equipaggiare una sonda o un razzo con un ricevitore GNSS specializzato come LuGRE ed avere durante il viaggio la nostra posizione e velocità molto precisa. LuGRE farà questo esperimento anche dalla superifice della Luna, questo permetterà di avere quindi la prova che ci si potrà muovere sulla Luna usando questi deboli segnali per navigare sulla superifice con rovers e per fare allunaggi precisi di landers.
In futuro sono previsti satelliti di navigazione dedicati per la Luna, orbitanti intorno alla Luna, l’esperimento LuGRE aiuta a progettarli nel modo migliore studiando come questi segnali si comportano in ambiente lunare. In futuro si useranno quindi in modo combinato i segnali “terrestri” GNSS e quelli “lunari” per avere sempre una navigazione accurata e sicura per l’esplorazione permanente e sostenibile della Luna“.
Il ricevitore LuGRE opera in doppia frequenza e in multi-costellazione (GPS e Galileo). Fino ad oggi non era mai stato acquisito il segnale Galileo oltre l’orbita terrestre. Un ulteriore ed importante risultato che apre la strada a nuove frontiere inesplorate per la navigazione e le comunicazioni interplanetarie.
LuGRE è stato realizzato in Italia dalla società Qascom per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana, con la collaborazione scientifica del Politecnico di Torino. Il ricevitore è posizionato sul lander commerciale Blue Ghost realizzato negli USA dalla società Firefly e sviluppato nell’ambito del programma CLPS (Commercial Lunar Payload Program) della NASA.
di Daniela Faggion