Gli italiani sembrano dividersi, in fatto di fruizione di tecnologia, tra coloro che sfruttano le innovazioni in modo ludico e coloro che ne fanno strumento di vita quotidiana e, secondo uno studio pubblicato oggi, presto potrebbero essere i primi a prevalere. L’Osservatorio permanente sui contenuti digitali, in una ricerca presentata oggi a Milano, ha distinto la popolazione del nostro paese in due categorie: i “technofan” e gli “eclettici”. Mentre nella prima rientrano tutti coloro che usano la rete prevalentemente per svago , prediligono contenuti digitali ludici e relazionali e usano le tecnologie più evolute applicando una filosofia “usa e getta”, l a seconda è composta da coloro che la concepiscono come strumento al servizio dei loro interessi, per le loro attività sociali e lavorative e per accedere a contenuti culturali e di intrattenimento. In altre parole, i primi visitano siti di sport, auto o moto, videogiocano, chattano, comunicano attraverso strumenti di social network e videosharing , e i secondi attraverso la rete gestiscono i loro interessi e le loro attività sociali e lavorative (prenotano le proprie vacanze online, visitano siti di news e di finanza, usano l’home banking, e utilizzano il web anche come strumento di comunicazione e di intrattenimento). Le nuove generazioni, la cosiddetta digital generation, secondo l’edizione 2008 di un’indagine condotta da Nielsen per conto dell’Osservatorio, non sempre seguono le abitudini dei propri genitori. Infatti, se i nati da famiglie technofan seguono mamma e papà nell’utilizzo della rete come un gioco, spesso con la loro complicità, lo stesso sembra non accadere con i ragazzi sotto i 14 anni nati in famiglie “eclettiche”, che, più influenzati dai loro pari, vanno anch’essi verso un uso della tecnologia sempre più spinto ma sempre meno in grado di “produrre valore”. E in effetti, secondo lo studio, tra i giovani si affermano sempre più i social network, i forum, i blog, la messaggistica istantanea e il fenomeno degli “user generated content”. “Se questi trend dovessero trovare conferma – ha commentato l’Osservatorio – l’Italia del domani sarà prevalentemente technofan, aprendo così scenari nuovi sia sul fronte delle nuove tecnologie, sia per l’industria dei contenuti, sia per lo sviluppo futuro del paese”. Il nostro paese tuttavia, afferma l’Osservatorio, risulta molto indietro nello sviluppo e nella diffusione delle nuove tecnologie rispetto agli altri paesi europei: secondo i dati di Nielsen, oggi solo il 31% della popolazione utilizza la rete in modo abituale, rispetto ad un 65% che predilige ancora strumenti tecnologici e culturali tradizionali, come la televisione, la radio, i cd e i libri.
Italia divisa fra technofan ed eclettici

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