Firmata un’intesa militare: di cosa si tratta?
L’ufficio stampa del ministero armeno sottolinea che le attività riguardano lo scambio di esperienze in ambiti di reciproco interesse. In particolare la formazione del personale e il proseguimento delle consultazioni politico-militari. Alle consultazioni sono stati discussi i temi di sicurezza regionale e sviluppi internazionali, nonché la cooperazione tra i ministeri della Difesa di Armenia e Italia. Le parti hanno convenuto, a prescindere dalla pandemia del coronavirus, sul riavvio delle attività nell’ambito di contatti bilaterali interrotte l’anno scorso. “Sulla base degli accordi raggiunti è stato firmato il piano di cooperazione militare bilaterale tra Armenia e Italia per il 2021. Secondo il piano, sono previsti 11 attività che si terranno in due paesi nella seconda metà dell’anno“, si afferma nel comunicato stampa.
Gli incontri
Al momento dalle istituzioni italiane non sono stati forniti dettagli sulla visita del colonnello Morpurgo a Yerevan. I colloqui della delegazione italiana seguono la visita del ministro della Difesa Lorenzo Guerini in Grecia e Turchia di due giorni terminata mercoledì 21 luglio. Il ministro ha avuto incontri con i colleghi greco, Nikolaos Panagiotopoulos, e turco, Hulusi Akar, con cui oltre alla cooperazione nell’ambito della Nato ha discusso della situazione nel Mediterraneo, del ritiro delle truppe dall’Afghanistan e della strategia per la Libia.
Il genocidio armeno
A partire dal 1915 ci fu una pesante persecuzione ai danni del popolo armeno per mano dell’Impero Ottomano. In tempi recenti il Presidente americano Joe Biden è tornato sull’argomento parlando per la prima volta di vero e proprio genocidio. La Turchia non riconosce la persecuzione degli armeni. Si stima che circa un milione di persone persero la vita durante quegli anni.
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di Alessandro Bonsi