L’ondata di incendi in Italia nel 2021 ha bruciato il triplo degli ettari del 2020, colpendo soprattutto le regioni del Mezzogiorno. Lo afferma l’Ispra precisando che il 40-50% del territorio colpito da incendio è costituito da foreste.
Questo ecosistema ricopre un terzo del territorio nazionale (circa 8,5 milioni di ettari), e in Italia è in costante aumento (solo negli ultimi 10 anni è aumentato del 18,4%, secondo le stime realizzato dal Comando unità forestali ambientali e agroalimentari); pertanto è possibile affermare che nel 2021 è bruciata in totale una superficie grande quanto il Lago di Garda.
La Sicilia ha subito incendi su circa il 3,5% della superficie complessiva regionale interessando il 60% dei comuni dell’isola (su un totale di 235 comuni). La seconda più colpita dalle fiamme nel 2021 è stata la Calabria, per una superficie pari al 2,4% e 240 comuni interessati. La Sardegna, terza, nel 2021 è stata interessata da soli 40 eventi incendiari (rispetto ai circa 500 della Sicilia), ma in un unico incendio, avvenuto a luglio 2021 nel complesso Forestale Montiferru-Planargia, è stato colpito dalle fiamme circa il 63% del totale del territorio interessato da incendi della Regione, risultando l’incendio più esteso in tutta Italia in termini di area bruciata.
Sono evidenti i legami tra cambiamenti climatici e incendi; non vanno considerati solo gli effetti diretti di siccità prolungata e le alte temperature, ma anche gli effetti del clima sugli insetti e sulle malattie delle piante, che le rendono più vulnerabili e quindi rendono le coperture arboree ancora più suscettibili ad incendio. Gli effetti e i danni agli ecosistemi forestali causati dagli incendi possono accelerare i processi di perdita di biodiversità, rilascio di anidride carbonica, aumento del rischio idrogeologico, erosione del suolo, inquinamento da polveri dell’aria e dei corpi idrici.
Sebbene da un punto di vista ecologico, le foreste abbiano una innata capacità di resilienza agli effetti degli incendi, se abbastanza vasti e frequenti, gli incendi possono determinare danni di lungo periodo e una perdita permanente di superficie boschiva.
Solo la costante sorveglianza degli incendi, affidata ai satelliti, i cui dati vengono elaborati dall’European Forest Fire Information System (EFFIS), sviluppato in ambito europeo nel contesto del programma Copernicus – Emergency Management Services, può rendere per rendere efficace e tempestiva l’azione di prevenzione.
di Arman C. Mariani