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16 Marzo 2023 | Attualità

Italia ultima in Europa per benessere mentale: arriva lo psicologo di base nelle Regioni

L’Italia arriva ultima classificata in materia di benessere mentale secondo l’indagine condotta da Ipsos su 30mila persone in 16 paesi del mondo per l’AXA Mind Health Report 2023.

Secondo il rapporto l’Italia, insieme al Giappone, presenta la più bassa percentuale di persone che avvertono uno stato di pieno benessere mentale. I soggetti più a rischio sono le donne e i giovani. Cresce il consumo di farmaci antidepressivi e le Regioni iniziano a mobilitarsi per inserire la figura dello psicologo di base nella sanità pubblica.

I dati per genere, età e abitudini 

In Italia solo il 18% del campione dichiara uno stato di pieno benessere, un dato in calo rispetto allo scorso anno (20%). È lo stress il disturbo mentale più diffuso a livello globale, in Italia è avvertito dal 56% del campione (+8% rispetto al 2022).

Il 48% degli italiani si sente solo, il dato peggiore in Europa, mentre incidono sullo stato di salute mentale anche l’impatto negativo della guerra, avvertito dal 52% del campione e l’impatto degli effetti negativi del cambiamento climatico (43%, terzi in Europa). Maggiori vittime del disagio le donne, che riferiscono uno stato peggiore rispetto agli uomini in tutte le fasce d’età. Diversi i fattori che pesano su questo divario, ma il più rilevante è la disparità di genere percepita nella vita quotidiana: oltre il 40% delle donne ha visto mettere in dubbio le proprie capacità per via del gender-gap, 1 su 3 ha ricevuto commenti indesiderati sul proprio genere.

I giovani sono load fascia più a rischio. Pesano l’incertezza sul futuro, la solitudine e l’immagine corporea, ma anche una maggiore sensibilità alla tematica del cambiamento climatico. Per il 38% dei giovani tecnologia e social media hanno un impatto negativo sul proprio benessere mentale. Tra questi, solo 1 giovane su 12 riporta uno stato di benessere mentale pieno.

Il quadro si riflette anche sulla percezione del benessere nel luogo di lavoro. L’indagine indaga infatti anche il legame tra il benessere mentale generale e il benessere percepito sul luogo di lavoro inteso come capacita’ di sentirsi concentrati, produttivi e focalizzati sugli obiettivi professionali. Solo il 15% del campione dichiara uno stato mentale altamente produttivo.

Migliore è lo stato mentale, minore è l’intenzione di cambiare lavoro, la pensa cosi’ il 75% del campione, mentre per quanto riguarda i modelli di lavoro, a livello globale, il lavoro ibrido è considerato il migliore in ottica di benessere mentale, anche se molti italiani preferiscono il lavoro da casa (23%).

Psicologo di base e consumo di antidepressivi

Altro dato significativo è la crescita del consumo di farmaci antidepressivi. In Italia infatti il consumo di questi medicinali è aumentato del 10% in 5 anni. Spinte da questi dati le Regioni italiane hanno deciso di attivarsi per l’introduzione dello psicologo di base. Solo nel 2022, la popolazione ha speso 288 milioni di euro per acquistare simili medicinali. In totale, sono state vendute un miliardo e 55 milioni di dosi a fronte dei 960 milioni del 2018. Con l’erogazione del bonus psicologo invece i fondi hanno risposto solo al 10% delle 400 mila domande presentate.

In Italia, la prima Regione ad aver introdotto lo psicologo di base è stata la Campania, stanziando 600 mila euro l’anno per la figura professionale da collocare nei distretti sanitari delle Asl. Si tratta di liberi professionisti in convenzione che aiutano i pazienti ad affrontare le difficoltà psicologiche acuite dalla pandemia Covid.

Anche l’Abruzzo ha approvato una legge simile a quella campana ad ottobre 2022 mentre in Piemonte, a giugno 2022 è stata deliberata l’introduzione di 55 psicologi il cui compito consiste nell’occuparsi dei casi considerati più critici prima che degenerino. La misura è stata adottata anche dalla Toscana e dalla Lombardia mentre la Liguria sta valutando la possibilità di procedere all’istituzione del servizio.

In Sicilia, la legge è all’esame dell’assemblea regionale. Il disegno di legge presentato in Puglia è stato fermato dalla Corte costituzionale ma tornerà in esame. Infine, in Emilia-Romagna il progetto è già partito per le case di comunità, ossia i presidi sanitari locali attivi dal 2021.

Altre regioni hanno optato per aiuti diretti che vanno ad aggiungersi al bonus psicologo statale e che spesso sono destinati a giovani ed adolescenti. Nel Lazio si tratta di un contributo che può arrivare fino a mille euro ed è destinato alla fascia 6-21 anni (con Isee inferiore a 40mila euro). In Friuli Venezia Giulia il bonus è di 225 euro per fruire di cinque sedute di consulenza psicologica presso professionisti accreditati. Non c’è soglia Isee ma anche qui bisogna essere iscritti a percorso di istruzione. La Calabria ha investito sette milioni di euro per le équipe multidisciplinari formate da psicologi, neuropsichiatri e logopedisti che su richiesta delle scuole interverranno a supporto dei docenti.

 

di Serena Campione

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