In Italia esiste un problema spazzatura: solo il 18% dei piccoli elettrodomestici viene smaltito correttamente. Meno di uno su cinque. Con i consumi sempre più accelerati di smartphone, tablet e altri ammennicoli, trovare il modo migliore per sbarazzarsi dei dispositivi inutilizzati diventa importante, per l’ambiente e non solo. Stando all’indagine di Ecolight, gli italiani non prestano la giusta attenzione : “Solamente il 18% dei piccoli elettrodomestici e dell’elettronica di consumo, una volta non più funzionanti, segue il corretto percorso di raccolta e smaltimento – dice un rapporto dell’associazione -. Il resto, con ogni probabilità, finisce nel sacco della spazzatura indifferenziata”. Questo genere di dispositivi potrebbe essere in gran parte recuperato , garantendo un risparmio di materiali. Inoltre, non di rado i rifiuti tecnologici contengono materiali nocivi se rilasciati nell’ambiente. In teoria, lo smaltimento dei Raee domestici (così si chiamano i rifiuti elettronici di consumo), andrebbero differenziati per legge. “Sono rifiuti riciclabili al 97%” , dice Ecolight. Ma agli italiani non importa.
Italiani poco attenti ai rifiuti tecnologici

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