Jobs, Google e le rivolte inglesi: fuochi d’agosto e anticipazioni d’autunno

In attesa dell’autunno, ecco quel che è accaduto nel mese d’agosto. L’estate dei media (e non solo) è scoppiata veramente solo nelle ultime settimane. Il momento tanto temuto per Apple è arrivato mercoledì 24 agosto: Steve Jobs, fondatore e chief executive della Mela morsicata si è dimesso dalla sua carica . Resterà presidente della compagnia, ma il ruolo esecutivo passa a Tim Cook, che già rivestiva la carica di direttore generale. “Se non riesco più ad assolvere alle mie funzioni, vi avevo promesso che sareste stati i primi ad apprenderlo “, ha scritto Jobs nella e-mail ai dipendenti. A 56 anni e colpito dal cancro al pancreas nel 2004, nell’ultimo periodo Jobs era apparso sempre più magro e affaticato, in definitiva incapace di seguire le sorti dell’azienda in prima persona.   Google, nel frattempo, allarga ulteriormente la sua influenza nel campo telefonia con l’acquisto di Motorola Mobility , che produce i telefoni cellulari con il marchio Motorola. Secondo quanto reso noto dalla società di Mountain View, l’affare avrà un valore di 12,5 miliardi di dollari e Motorola manterrà una geatione separata. L’amministratore delegato di Google, Larry Page, ha dichiarato in un comunicato che ” l’impegno totale di Motorola Mobility per Android ha creato una combinazione naturale tra le nostre due aziende” .   Cambiamenti in arrivo per Facebook : con l’obiettivo di fornire agli utenti maggiore controllo sul proprio profilo e sui contenuti condivisi sul social network, il sito ha annunciato l’introduzione di una serie di novità riguardanti la gestione della privacy . Una nuova pagina verrà allestita per contenere al suo interno tutte le informazioni riguardanti gli ultimi tag ricevuti, con la possibilità di approvare manualmente ciascuno di essi: fine ultimo di questa nuova funzionalità è quello di concedere agli utenti l’opportunità di rifiutare tag indesiderati in post ed immagini.   Il social network è stato protagonista involontario anche delle rivolte inglesi: due ventenni sono stati condannati a quattro anni di reclusione per istigazione ai disordini attraverso Facebook . Secono il procuratore del tribunale di Chester, i due ragazzi hanno “ utilizzato Facebook per organizzare e orchestrare gravi disordini nel momento in cui tali incidenti si verificavano in altre regioni del Paese ”. La Gran Bretagna, e Londra in particolare, è stata scossa in agosto dalla più importante sequela di rivolte urbane degli ultimi decenni. Centinaia di depositi sono stati attaccati e saccheggiati, molti edifici incendiati, e cinque persone uccise nel corso degli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. E il primo ministro Cameron pensa a una restrizione della libertà di espressione, soprattuto su internet.   Sempre Oltremanica, la lettera di un ex giornalista di News of the World ha riporta in primo piano il caso dello scandalo intercettazioni. Autore della lettera è Clive Goodman, reporter del tabloid che scontò quattro mesi di carcere nel 2007 per aver intercettato le caselle vocali dei telefoni di dipendenti della famiglia reale. Nella missima Goodman sottolinea che le intercettazioni venivano ” ampiamente discusse” in riunione di redazione e che altri giornalisti in posizioni dirigenti “ne erano pienamente al corrente e le sostenevano” .