Inizio aprile di passione per Apple , che ha perso quota a Wall Street a causa delle pendenze legali in Cina. L’amministratore delegato Tim Cook ha chiesto scusa al Paese asiatico , promettendo in futuro maggiore collaborazione e meno imcomprensioni da un punto di vista politico e industriale. Nelle stesse ore, la compagnia americana è stata scossa dalle voci sulla vendita del 10% del capitale da parte di Fidelity Contrafund, uno dei maggiori azionisti. E così la Borsa ha punito Apple con un ribasso superiore al 3%. Cook ha formalizzato le proprie scuse alla Cina attraverso una lettera pubblicata sul sito asiatico della Mela , annunciando di voler rivedere le politiche di servizio e assistenza clienti. La missiva è arrivata al termine di due settimane di scontri tra Apple e le autorità cinesi: negli scorsi giorni sono state aperte due indagini contro i prodotti di Cupertino per violazione delle norme antitrust in Cina. Sotto accusa ci sono le garanzie e le politiche di customer service “Siamo consapevoli della mancanza di comunicazione, che ha portato alla percezione di un atteggiamento arrogante da parte di Apple e al ritenere che non ci curiamo dei nostri clienti. Esprimiamo le nostre più sincere scuse” , ha scritto Cook. Il mercato cinese (il secondo al mondo per Apple) , val bene una pubblica ammenda.
La Borsa punisce le difficoltà cinesi di Apple
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